mercoledì 28 febbraio 2007

Mare


Potrebbe essere nostalgica come cosa..Ho voglia di mare, dirlo scrivendo da un'isola sembra follia, il mare ovviamente qui non manca, ma ho voglia del mio mare, quello che mi sa ci casa, quello che conosco bene e che, per tanti anni è stato lo sfondo delle mie estati.

martedì 27 febbraio 2007

L'utilità dell'inutilità...

Mi ritengo una persona piuttosto organizzata (anche se estremamente disordinata), credo che questo sia dovuto alla mia propensione al pensare e ripensare le cose fino a non averne esaurito tutti gli aspetti da me partoriti. Quando questo non è sufficiente sono capace di riprendere in mano il discorso e svilupparne aspetti che penso di aver trascurato.
Significa che sono scrupolosa? No, significa che la mia propensione alla paranoia e alla sega mentale è talmente tanto alta, che nemmeno sotto radice cubica sarebbe accettabile. Utilità? Zero. Posso se mai dire dannosità (si dice?) alta. Per esempio stanotte ho dormito malissimo. Ogni volta che mi giravo nel letto e davo un accenno di dormiveglia riuscivo ad attivare il cervello con una delle mie utilissime riflessioni sulla vita che sto vivendo e, forse ancora più utile, su quello che è stato... Partiamo dal concetto che, se è vero che la vita va' vissuta giorno per giorno (come mi dice fino allo sfinimento mia madre), è abbastanza inutile pianificare il futuro (anche se necessario perchè non è che uno può improvvisare tutto). Però il futuro è incerto, diciamo che te lo puoi giocare...Ma il passato? Dove cazzo sta l'utilità di frantumarsi il cervello sul passato? Non esiste proprio. Danni solo danni! Di sega mentale in sega mentale. Un'improbabile perdita di tempo. A volte mi dico Carlotta ma leggiti un libro...Guarda un film se non sai che cazzo fare! Impara a suonare la chitarra (cosa che sono 10 anni che ti riprometti!)...Scrivi, dipingi, datti al punto croce! E invece no...Il passato è scritto nero su bianco, inciso sulla pietra, scolpito nella memoria! La fedina penale ogni tot di anni te l'azzerano, il passato è tutto tuo, nei secoli dei secoli...Ne dovrei solo prendere coscienza. Invece no...I se e i ma imperano nella mia mente come se fossero un dio a cui prestare devozione!
Se questa è la mia indole non posso nemmeno pretendere di stravolgermi a trent'anni, ma ultimamente ne sono un po' troppo imprigionata..A tratti è come se mi impedissi di vivere il presente e godermi le sorprese che può riservare il futuro...Che fare?

P.S. se qualcuno leggesse e avesse voglia di darmi un consiglio o anche solo un'espressione di solidarità lo gradirei. Chiedo invece per favore di risparmiarmi un suggerimento moralistico con massime da baci perugina perchè mi viene il vomito!
Grazie per la comprensione...

lunedì 26 febbraio 2007


mercoledì 21 febbraio 2007

Sull'orlo della grandezza


Quando t'investe un sentimento vero
che è come l'uragano
e tu hai paura
di perdere la luce
e di smettere di vedere le piccole cose
di ogni giorno
E pensi che qualcuno
inopinatamente
voglia darti
qualcosa sulle spalle
non capisci se è un cadavere
o una grande vittoria
allora tremi dalla paura
e non sai chi sia il portatore
di questa chiamata
che ti prende le gambe
e te le fa tremare

vorresti parlare
e ti si inceppa il volto
vorresti ridere
e diventi un ghigno di lebbra
ad un certo punto
ti senti bello come Lucifero
e non sai
che questa resurrezione
non è un'adolescenza
ma è la maternità della luce
che hai sempre avuto nel grembo.

- A.Merini-

domenica 18 febbraio 2007

Metamorfosi!

Oggi ho vissuto un'esperienza extra-corporea. Non sono stata in coma, non ho visto la luce. Semplicemente mi sono osservata da fuori. A periodi io ho bisogno di cambiamenti. Una volta erano frequenti. Cambiavo spesso colore di capelli, pettinatura, stile. E' diverso tempo che sono così, ogni tanto penso che sarebbe ora di cambiare, ma poi non lo faccio mai. In un delirante pomeriggio domenicale ho avuto la "visione" della mia prossima evoluzione..Mi è insomma venuta una gran voglia di cambiamento. Irrequieta. Sono irrequieta. La mia mente gira, sembra un leone in gabbia. Mi porterà da qualche parte?
Che dire. Mi rivolgo ad un visagista? Semplicemnete sperimento fino a quando non mi vedo dal di fuori come mi immagino dal di dentro..Vedremo..

sabato 17 febbraio 2007

Ansie da prestazione!!!!

Il nuovo inizio porta un po' di ansia. Nel senso che è tutto così estremamente precario. Forse anche la vita è così. O almeno quelli che amano le filosofie sorperendenti da poeta della domenica, ti dicono prorpio questo non ci sono certezze, la vita è così precaria, non puoi controllare tutto..Ora non mi viene in mente niente altro, ah no la migliore: questa è la vita! che è una frase che spesso proviene da persone che la vita la leggono sui libri o la vedono in TV! Mah non so. Ho iniziato e mi sono sentita un po' inutile. E' vero che io non mi accontento mai e sono critica verso tutto. Però dopo tanto aspettare la paura che ti mandino a quel paese in men che non si dica c'è. C'è eccome. Ma oggi è una bella giornata, meglio non pensarci..Anzi, c'è da uscire e respirare questo sole e quest'aria quasi primaverile per dimenticare ogni cosa..Accantonare i pensieri...E l'ansia da prestazione!!!



E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose. E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote... E tutti, sai, ti san dire come fare, quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual'è il vero vero... E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle fanno a chi parla più forte per non dir che stelle e morte fan paura...



Parole F.Guccini - Foto Koraz

giovedì 15 febbraio 2007

Cose nuove

Entrare in un mondo nuovo significa penetrare in un mistero denso di labirinti, vicoli, interrogativi e incognite a non finire.
EBANO - Ryszard Kapuscinski -

Da domani si inizia, forse, una vita nuova. Sono fiduciosa, perchè un po' ci credo anche io nelle mie capacità. Sono preoccupata perchè non ho nessuna certezza. So che nessuno ce le ha, ma qui tolgo anche il minimo. E' proprio tutto da vivere e da scoprire. Affascinante? Forse. Alla fine qualsiasi cosa succeda, nella vita, non bisogna mai perdere il gusto di lasciarsi sorprendere dalle cose.
Negli ultimi anni, ma soprattutto nell'ultimo anno, mi sono lasciata un po' sopraffare paura di quello che sarei o non sarei riuscita a fare. Anche ora ho questa paura. Ma il muoversi delle cose, per quanto lento possa essere mi comincia a dare davvero fiducia. Quando accadono certe cose che ti riportano a concentrarti sulla tua vita, tutto ciò che ti sembrava tanto importante sembra lentamente perdere di significato.

martedì 13 febbraio 2007

lunedì 12 febbraio 2007

Sogni

Ricordi che mi avvolgono come un caldo abbraccio.
Ed è proprio un abbraccio il mio ricordo. Un abbraccio che non è forte, ma è sincero. Di chi non può fare niente altro che questo. Perchè non sa, non può o non vuole aggiungere niente altro.

E' qua accanto. Non mi lascia.
Mi stringe non meno di quanto lo stringa io; q
uasi fossimo due amanti che non possono fare a meno l'uno dell'altra.
Questa è la sensazione, ma non la storia.
E' solo un sogno intenso, un sogno che mi regala emozioni, sensazioni e colori che forse ho già vissuto.
Rubando parole di altri, posso solo aggiungere che i ricordi, prima o poi, sbiadiscono. Ma continuo a stringerlo forte fino ad arrivare, talvolta, a respirarne il profumo.

Dublino..Perchè ogni volta che la guardo sembra così diversa..
















giovedì 1 febbraio 2007

Un ricordo?


Le cose belle mi commuovono. Mi commuovevano le storie che mi raccontava mia nonna da bambina, le trovavo così belle, erano legata alla sua famiglia, alla sua casa..Una casa che amo, una casa che sta cadendo in declino. Popolata da tante persone un tempo. Tutti hanno scelto la loro vita altrove, ma la casa resta lì. E lentamente si lascia andare. Io quella casa non l'ho vissuta. O per lo meno non l'ho vissuta quando era una casa "viva". Ma mi ricordo di quando da bambina passavo intere giornate là. Raccoglievo i tulipani, mia zia aveva dei bellissimi tulipani nel giardino. C'era un pergolato di uva e io passavo in continuazione di lì e mi immaginavo di essere una dama d'altri tempi. Quella casa che mi sembrava così grande. Lo era. Lo è. Ogni stagione aveva la sua avventura in quella casa. C'era la stagione delle fragole, quelle piccole di sottobosco che io amavo, e amo, tantissimo. Quella dei tulipani, quella dell'uva, quella del nocciolo. Poi c'era l'inverno, andavo meno. La casa non è riscaladata, e per me che non stavo mai ferma era un problema. Alcune stanze erano davvero gelate.
Passavo il tempo a pescare nel canale co n una di quelle reti quadrate che non so assolutamente come descrivere. Ma non faceva male ai pesci. Poi li mettevo in un secchio di legno (con l'acqua dentro ovviamente!) e a fine giornata li ributtavo nel canale! Mi facevo portare in giro su un carretto di legno verde.
Ogni volta volevo visitare ogni parte di quella casa. La cantina e la soffitta erano i miei preferiti.
Poi avevo le mie leggende.
La prima era quella della storia della famiglia e di una famigerata alluvione, avvenuta tra gli anni '50 e '60, che pare aver sommerso tutto il primo piano della casa.
La seconda era quella della casa del contadino, ovvero la parte dove viveva ai tempi d'oro la famiglia di quello che si occupava della parte "agricola" della casa. Credo di non averla mai vista.
Poi cìè quella che mi piace di più, quella che narra dei colpi di mitraglia nella parete della stalla che da sulla via Emilia, proprio di fianco al mulino..Si dice che gli ufficiali tedeschi l'avessero mitragliata perchè le stalle e i fienili erano possibili nascondigli per i partigiani... questa storia me la sarò fatta raccontare 1000 volte e per me ha sempre lo stesso fascino di allora.
Ho un immagine di me seduta sulla scala di legno per salire sul fienile, con una gonna di velluto nera con le tasche applicate coi bordi azzurri e i fiorellini ricamati. Una camicia azzurra, i calzettoni in tinta, gli scarponcini e l'immancabile fazzoletto in testa..con un gatto nero, più o meno, in braccio..Questa è l'immagine di me in quella casa...Avrò avuto 7 o 8 anni! quest'estate sono andata e ho scattato un sacco di foto. La casa è cambiata un sacco, il terreno è stato quasi tutto venduto, non c'è più il pergolato nè i tulipani...Rimangono i pomodori di mia zia e la sua fantastica ciambella. Non so come la fa. Mia nonna usa la stessa ricetta, sono sorelle, l'avranno imparata insieme. Ma come quella di mia zia...Non so è immutabile. Come il meraviglioso ricordo che ho di quella casa. quella dove è cresciuto mio padre. Che racconta la sua storia molto meglio di quanto lui non abbia mai fatto. Perchè io la storia di mio padre me la sono sempre fatta raccontare lì. Da mia zia che lo ha cresciuto come se fosse lei sua madre. E perchè lui, mio padre di sè non ha mai detto niente. Tutto quello che so arriva da lì, una famiglia che da più di un secolo vive quella casa..