giovedì 11 dicembre 2008

Primi passi

Pigrizia, assopimento celebrale e mancanza di tmepo, mi fanno sembrare questo blog un po' deprimente. Vero che non sono al massimo delle mie condizioni, vero che ho peros talemnte tanto il filo del discorso che non so da dove cominciare. Vero che ultimamente ci son stati diversi episodi non particolarmente felici nella mia vita, ma mi voglio rilanciare. E sinceramente leggo qua e la' messaggi positivi nei blog qua e la'..Sì insomma, non ho scirtto ma non ho smesso di leggere soprattutto qualcuno..


Cerco motivazioni per tornare in forma. SOlidarieta' qua e là e confesso di avere trovato davvero parole confortanti, magari non dirette a me, ma sono servite.


Quinid nonostante il freddo, il grigio di alcuni giorni, il sole che sta aperto in Irlanda, dalle 8 alle 4, beh insomma cerco di farmi coraggio. Impresa che mi sembra facile la mattina e piu' difficile verso sera. Dico ma si puo' cambiare cosi' tanto di stato d'animo dalla mattina alla sera piu' e piu' volte?
Io mi impegno a non abbandonarmi alla malinconia, la tristezza, la solitudine e tutti questi bei sentimenti positivi, sperando di vedere presto risvolti positivi...
Forse è il primo passo, vediamo dove riesco ad arrivare.

martedì 9 dicembre 2008

Fotografia

Ho appeso la tua foto al lato della porta, cercavo di trovargli un posto che non desse nell'occhio. Volevo avercela vicino, ma non troppo. Volevo essere sicura che mi guardassi, ma non volevo sentirmi i tuoi occhi puntati addosso, anche se ammetto che ogni volta che mi giro per uscire e sei lì e mi guardi mi strappi un sorriso. Tu. Una bella immmagine non completamente nitida per colpa di una scarsa messa a fuoco.
Scrivo la didascalia di una foto? Mi sembra così vicino a noi, a te.
Riesco pienamente a metterti a fuoco nella mia vita solo quando mi concentro a fondo. Se fossi qui non succederebbe, se fossi qui sarebbe tutto più chiaro, nitido. Probabilmente toglierei quella foto e la cambieri con un'altra. Questi giorni sono stati così tristi e difficili che ti ho guardato spesso. Come al solito ho sommerso le emozioni in milioni di parole, conversazioni confuse, tentativi di sentirmi come se tu fossi qui. Se prendessi carta e penna mi risponderesti, hai detto, e forse mi rispediresti dietro la mia lettera con le correzioni grammaticali sottolineate in rosso. Come a scuola. Ci saranno state almeno 1000 volte in questi giorni che anche solo la tua voce mi avrebbe dato conforto. E chissà, probabilmente e più di tutto i tuoi lunghissimi silenzi.
Ma non sei qui, e io nel delirio come al solito, che va' tutto bene, ma non è così, penso che potrebbe essere diverso, perchè nemmeno gli innumerevoli mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione colmano il vuoto che c'è. Anzi, a tratti li odio, perchè mi sembra di guardarti da dietro un vetro, ma non ti posso toccare.
E mi resta, ancora, solo questa foto, la paura di non sapere dove e quando potrò sciogliere ancora le mie emozioni dentro i tuoi abbracci.
Che non so mai se è un incontro o uno scontro. Sorrido, ironizzo e minimizzo. Solo perchè le cose non sono come vorrei.
Sì potevo essere più sintetica, meno giri di parole.
Mi manchi tutto qui.

domenica 30 novembre 2008

Anestesia

Sono infreddolita, stanca e incredula..Galleggio in un periodo di emozioni anestetizzate, non faccio in tempo a pensare e gestire ad incassare ed ecco qua, fallo da dietro. Il secondo a distanza di poco, doppia ammozione.
Espulso.
No così non vale. Il mio blog giace in silenzio, proprio come cerco di fare io, ma qualcosa capita sempre e prima o poi si ritorna a dare segni di vita.
La mia nonna si è spenta venerdì, quasi senza far rumore dall'alto dei suoi 98 anni e quasi 8 mesi. Mi sento in colpa per non averla potuta salutare per non essere stata lì, ma la lontananza mi lascia il privilegio di averla vista l'ultima volta saltandomi dalla porta della sua stanza con il solito "ci vediamo quando torni la prossima volta, mah..". Con quel mah che stava a dire come sempre che alla fine non sapeva se ci sarebbe stata. Io me ne andavo con un mezzo sorriso. Questa volta mi ha fregata sul serio. Ma è così che me la ricoderò, la sua ultima immagine non sarà la comunque breve, degenza in ospedale.
Nonostante l'accavallarsi dei ricordi, delle emozioni e il quantitativo di lacrime che continuano a scendere vedendo la sua foto, mi consolo e penso che lei è stata una delle donne più fortunate che conosco.
E la ricordo così, la mia nonna che si ricordava sempre di tutto e di tutti e che si lamentava solo perchè era sorda e diceva che era stanca di vivere. Mi sento presa dal dolore di una parte importante della mia storia che se ne va e dalla responsabilità di una parte della mia storia da portare avanti.
Lei che mi chiedeva se ero felice e non come stavo, lei che dall'alto dei suoi anni sapeva prendere tutto con tanta filosofia e mi manca già. Mi manca perchè già ora avrei bisogno di quella sua filosofia, perchè la morte ieri si è presa anche un altra persona, un amico, ma più di tutti il miglior amico del mio miglior amico. Che sembra un insulso gioco di parole, ma non è altro che una crudele realtà. E piango per il dolore di una vita spezzata, ingiustamente, troppo presto.
E allora penso che la mia nonna avrebbe detto, che sarebbe dovuto toccare a lei, che la sua vita l'aveva vissuta, ma ora non c'è nemmeno questo che lei mi può più dire. Un dolore nel dolore.
E dico a Frà che io comunque son sempre qua anche solo se non vuole piangere da solo..
Credo di essere confusa..Adesso si per favore rianestetizzatemi di nuovo le emozioni..

sabato 16 agosto 2008

Revolution #2

Sulla scia della latitanza provo a esprimere in parole un periodo di inutili contrattempi che hanno reso vano ogni mio tentativo di mantenermi in contatto con il mondo che vorrei e, soprattutto con le persone che vorrei.
Dall'inizio di luglio ad oggi sono cambiate tante cose e assolutamente nulla. Mi sembra di dovere ricominciare. Trovo casa, mi sento sollevata per lo spazio tutto mio e solo mio. Passano giorni di grandi spostamenti che mi vedono termirare, sfinita e in un mare di lacrime, nel salotto di Mariana e Alejandro a mangiare insalata, senza avere avuto nemmeno il tempo di comprare il caffè.
Cerco di gestire gli spazi di una casa piccolina, ma che è me sembra immensa. Perchè tutto deve andare bene quando c'è sempre qualcosa che può andare storto?
Dublino assaltata da una pioggia torrenziale e il tetto di casa mia che fa acqua da tutte le parti. Mi ritrovo tappezzando la cucina di pentole e pentolini cercando di pensare che non può piovere per sempre. Padrone di casa inaffidabile e sfuggente che mi dice che il tetto ha una piccola perdita. Bene, penso io, nemmeno in Iralnda non piovesse mai...
La sistemano, così dice. Tempo due giorni e il diluvio universale si abbatte su Dublino e su casa mia. La pioggia non molla, il tetto sì. TRiste e sconsolata prendo 4 cose e mi trasferisco da Fede, dove abusivamente e sommersa da borse e borsine, tutt'ora risiedo. Ieri ho vuotato tutta la casa nella quale non vivevo più da ormai 10 gg. I miliardi di cose che ho sono così, impacchettate alla rinfusa a casa di chiunque. Non so più chi ha che cosa. Oggi andrà da Nuria che sta in Brasile, ma la sua coinquilina-padrona di casa, mi offre alloggio a settimane finchè non riprendo possesso di un luogo tutto mio.
Cose qua e là e non so più dove metterle. La macchina pure mi ha giocato brutti scherzi. Una perdita da non si sa dove che quasi mi lascia a piedi. Il meccanico l'ha sistemata, dice, ma ieri si è surriscaldata tantissimo e mi sono dovuta fermare per riempirla d'acqua.
In tutto questo delirio oggi diluvia ho la macchina piena, dveo portare via le cose da casa di Fede e trovare un altro spazio dove ripartire il resto.
Sabato vado in vacanza in sardegna una settimana. Tempistica imperfetta. Ora una casa l'ho trovata e non sarà più sola, una francese e una polacca dal primo di settembre. Restano 7 giorni in cui distribuiò cose cercando di mettere insieme quelle che mi serviranno per il vaggio. POi il ritorno e un trasloco in previsione in Notturna, perchè poi arrivano i miei genitori e io ancora senza tempo...
Al lavoro sotto pressione e il clima è veramente avvilente.
Sabato scorso la città inondata di pioggia completamente paralizzata.
Gli irlandesi sono il popolo più disorganizzato che io abbia mai visto sulla faccia della terra. Inaffidabili e inconcludenti nella maggior parte dei casi in tutto questo delirio si sono dimostrati veramente poco utili per non dire inutili.
Poi tra qui e lì incontro persone speciali, che non sconvolgono equilibri, ma anche solo per poche ore regalano grandi sorrisi. Ed è a loro, soprattutto a loro che devo tanto per non dire tutto. Se martedì non h preso un aereo e non ho mollato tutto è stato davvero perchè ci sono loro. Pochi ma buoni. Che mi regalano fiducia e speranza che le cose migliorino e che non possa davvero piovere per sempre. Anche se chi lo ha detto dovrebbe stare un po' in Irlanda. A Marco, Anna, Fede, Georgi, Ruben, Ilaria, Viviana e Nuria il grazie speciale di essere come sono...
Nomi che si intrecciano in storie che fino ad ora non ho avuto tempo di spiegare. MI si prospetta una lunga settimana...
Speriamo di saltarci fuori, un grazi soprattutto all'argentina e agli argentini. E a Pablo e al bellissimo messaggio che mi ha regalato al risveglio.
Continua...

mercoledì 9 luglio 2008

Revolution

Quasi quasi mi perdevo. Cioè ad un certo punto in preda llo sconforto delle partenze stavo partendo anche io. Non ce la potevo fare, non riuscivo a pensare che tutti quelli che mi facevano sentire a casa qui se ne andavano e che, anche al lavoro mi sarei trovata in un mare di cacca. Beh morale della favola le persone sono partite tutte e altre partono nel prossimo we.
Al lavoro mi sono trovata sotto pesante pressione. Ammetto che la pressione più che per il quantitativo di cose da fare è stata per il quantitativo di cose da fare che non spaevo fare. Siamo ancora lì. In quel mare di cacca. Sono arrivati due nuovi che hanno iniziato lunedì e che ancora non ho capito.
Uno, tedesco, super quadrata e assolutamente immerso nel sistema di apprendimento. Roba da dirgli to', prendi sti vecchi file di excel, guardati le pivot, capisci come funziona e inizia a provare. E questo cosa ci sfodera dal cappello magico? Un bel blocco di appunti dove ha copiato e incollato tutti i passaggi che ha fatto facendo la stampa delle videate. E lì ho capito percheè in aereoporto a Francoforte la gente sussurrava, e stava tutta in fila e invece in Italia non sanno nenache dividere le file dell'imbarco a priorità dalle altre.
Una roba da presentazione in power point, che manco per la tesi serve tanto.
MOrale della favola. Si suppone che io lavori per tre inseganndo a loro quello che nemmeno io so e nel frattempo a mia volta mi facciano fare un trianing.
Sto per svenire, mi sognole pivot di excel la notte. Mi sveglio e penso, dio mio non ce la posso fare...
In più mi trasloco. Un monolocale tutto mio, anzi lo definirei un minilocale. Ma chi se ne frega. Il padrone di casa ha un figlio figo ed è molto simpatico. POi super corretto. La vita di sharing-flat alla soglia dei 32 cerco di abbandonarla, per così dire cerco di emancipamri. Solo in questo, ma va' bene così.
Ora sto impazzendo a cercare qualcuno che prenda il mio posto qui, allo stesso modo, penso che dovrò in quache modo infilare tutto in quel minilocale e poi che tra due settimane vado a Praga per lavoro...
In tutto questo avrei voluto scrivere due righe, ma non ho ancora capito da che parte iniziare. Ci vuole tempo per metabolizzare le cose :-)

domenica 18 maggio 2008

Who will be the next?

Sono in pausa. Riflessione. Confusione. Work in progress o semplicemente poco tempo. Qui è un periodo di gran trambusto.
Il lavoro mi occupa molto più tempo di prima. Non è che sia un lavoro bellissimo, ma mi occupa più tempo. Questo è un bene, che così uno pensa molto meno..
Tutto d'un colpo succdono delle cose.
Nel giro di 4 settimane lasceranno l'irlanda diverse persone. Ma ce ne sono due che proprio lasceranno un grande vuoto.
Mi dibatto tra grandi dubbi e grandi emozioni. Faccio e disfo progetti in continuazione. Lo scorso we al The Village c'è stato il concerto dei MOdena City Ramblers ed eravamo proprio in tanti. Quando ho voltato l'angolo per entrare, per un momento mi sono sentita all'Estragon a Bologna, per un momento ho respirato aria di casa. I Modena, da quando non c'è più Cisco non mi sembrano più loro. Ma qui in terra d'Irlanda in mezzo a tutta quella gente mi sentivo a casa. Sulle note delle loro canzoni mi sono ritrovata a qualche festa di mezz'estate. Vecchi amici che avrei voluto avere qui.
Li dentro ci ho incontrato di tutto..Era il 9 maggio e i ragazzi siciliani avevavo organizzato un ironia coreografia che diceva. "Felice trentesimo compleanno). Cartelli bianchi con scritte blu. E foto di gruppo. E io, con la testa a casa.
Mercoledì arriva la prima bella notizia, Nuria ha trovato lavoro a Madrid. Inizia il 16 giugno e, finalmente, lascia l'Irlanda. Sono felice per lei ci ha passato tanti anni e le mancava la spagna. Il sole. Incasso e penso solo. Dai Carlotta tieni duro che se butta male te ne vai pure tu.
Giovedì per rincarare il colpo sento Desy, tornata dall'Italia, che mi dice che Tim ha trovato lavoro a Bruxelles e giovedì (questo giovedì) se ne vanno per sempre. NOn posso credere.
MOmento di panico. Inizio a spulciare internet. Infojobs. Devo andarmene. Voglio andare a Madrid. QUi fa ancora troppo freddo e tutti ve ne andate e io non ci resisto.
I due ragazzi che lavorabi con me se ne vanno entrambi a fine giugno. Lei torna in Francia e lui in Svizzera. COntemporaneamente. Buffo li davo per un amore che poteva sbocciare.
Presa da mille dubbi, mi chiedo per che via continuare. Oggi come non mai, mi chiedo quanto ha senso restare.
Mi manca il calore del sole, la vita di strada. POrtare le infradito. Sudore sulla fronte.
MI manca un calore che qui non c'è e non si sarà mai. E come mi ha detto Ivan la scorsa settimana, ci sono persone che hanno il mito di un'Irlanda che non c'è! O forse sì, nascosta dietro le nubi, affogata in fiumi di birra o in qualche vcchia canzone.
Venerdì sono stata ad una festa argentina, il contrasto perfetto. Persone calorose, gioviali e ospitali, ridono e bevono, ci offrono mantecol all'ingresso e ci si sente di casa.
Esci da lì, freddo polare, gente ubriaca per non dire devastata. La desolazione sociale di un popolo di alcolizzati da manuale.
Stravolti e coricati a terra. Un via vai di ambulanze a correre in aiuto. Un paese con una storia mitica e problemi di traffico di droga che stanno portando più morti e problemi di quanto non ce ne fossero durante i periodi di forte tensione dell'I.R.A....Mi ritrovo così a passeggiare lungo il fiume con il sole che quando c'è sembra non volere tramontare mai.
All'orizzonte il profilo dell'obelisco di phoenix park tinto di rosa.
L'Irlanda è contraddittoria come quello che si può scrivere di lei.
Mi giro per l'ultimo saluto a Desy e con le lacrime agli occhi torno verso casa. Sono le 11 di sera e il sole non è ancora tramontato del tutto. Sospiro e penso che quando è così è bello da perdere il fiato. Non so che fare davvero. A volte sembra solo l'attesa del momento decisivo per lasciare il paese. Forse non arriverà il momento, ma soltanto il coraggio di andare. Prima di chiudere mi chiedo, chi sarà il prossimo...

giovedì 24 aprile 2008

Comunicazione

in merito alle foto sul Northern Ireland & Belfast ho aggiornato picasa c'e' il link sulla sinistra del blog dove appaiono le slide. Ho piu' foto fatte un po' piu' di un anno fa in un altro viaggio da quelle parti. Il link e' questo. Per il viaggio mi serve piu' tempo, questo fine settimana mi do al tango in un paesello sperduto di county Wexford e come ho tempo scrivo aggiorno e rifletto. Sono esausta no mi fermo mai. Anche il we successivo me ne andro' probabilmente. Molte promesse non mantenute per ora nella mia vita. non ne vado orgogliosa.. ma posso ancora rimediare.

lunedì 21 aprile 2008

Where is the sun?

Stamattina mi e' arrivata la mail di un'amica che mi commentava le ipotesi di nuovo governo in Italia. Srovolo su quanto mi dia la nausea la prospettiva. Guardo fuori e vedo il cielo grigio e penso che il prossimo paese in cui vivro' sara' dove c'e' il sole tutto l'anno e una berve stagione di piogge, durante la quale andrei in vacanza. Penso che con le prospettive che ho davanti di non essere in Italia ora, sono felice. Qua e la' o altrove, le cose funzionano. Problemi, intoppi, ci sono ovunque, ma il grande circo e' "cosa nostra"...
Ho poco tempo oggi e in questi giorni ne ho avuto ancora meno. Qualcosa da raccontare ce l'avrei, viaggi e visite per esempio. Lo faccio appena ho tempo e spero di trovarlo. Sono assonnata. Mi strofino gli occhi, fatico persino a sbadigliare. Guardo fuori e con questo cielo grigio vorrei essere solo a letto.
Con una lunga lista di cose da fare per oggi, spero solo che il tempo voli. Poi torno e racconto il mio viaggio in Nord Irlanda.

lunedì 14 aprile 2008

Winner or loser

Nessuno lo vuole, nessuno lo vota e questo, non si sa ne' come ne' dove vince sempre...Ora vomito in preda al delirio da attesa. Alla radio la gente manda messaggi del tipo "preparo la valigia". Ma io mi domando se tutti quelli che non lo votano hanno le loro ragioni che sbandierano ai quattro venti. quelli che lo votano perche' tacciono? datemi ragioni che magari plachino l'ansia, che magari non e' cosi' male...
Bella la quasi consapevolezza che a decidere per noi e' una maggioranza invisibile che non ci spiega perche' ha desiderio di consegnarci allo psiconano. Ma tra l'altro secondo me si tatua pure il cuoio capelluto!
Forse e' solo un incubo abbasso i pronostici e gli exit pool..
Tanto, come hanno appena detto alla radio o sei winner o sei loser..Io piu' che altro mi sento lost.

mercoledì 2 aprile 2008

Intrighi internazionali

Il lavoro nobilita l'uomo. E io là seduta in punta di sedia super-impegnata cercando di farmi ripetere le cose il minor numero di volte. Cervello attivo per quasi tutte le ore. Talmente tanto che me li sogno di notte. Osservo in silenzio l'intrigo di relazioni che ci sono all'interno dell'ufficio e mi ritrovo a sorridere, per non dire a ridere, nel vedere il mio super efficiente vicino-team mate-svizzero-tedesco che perde la sua integrità e moralità di fronte agli occhioni neri della mia team mate-trainer-franco-Amelie. Sono quasi commuoventi, lui ama lei che ama un altro (coglione probabilmente, visto che lei non sembra molto felice), lui si suppone essere fidanzato con una tizia con cui telefonicamente comunica in lingua inglese, ma dovreste vedere come gli cambia la faccia quando parla con l'altra. Serio, riservato e impassibile perde ogni contegno. Prima o poi gli scoppio a ridere in faccia. Perchè lui sembra uscito dal grunge di seattle brutti, sporchi e cattivi e poi mi fa quelle facce lì? Descrizioni ridicole a parte, questo baldo giovane acquisisce ogni giorno di più punti ai miei occhi, che poi brutto è tutt'altro che brutto, ma è troppo buffo. E lei? C'è chi dice che non capisce gli uomini e io, a volte, non capisco le donne. Sembrano fatti l'uno per l'altra. Avrò ragione? Ma pensa che ridere se leggessero il mio post e lo capissero...

domenica 30 marzo 2008

Sindrome da farmaco

SOno andata in cucina per farmi una camomilla e stavo per strappare la bustina per metterla nel bicchiere e diluirla con l'acqua...Comincio a pensare che ho la sindrome da farmaco, dopo aspirine, vitamine, tachipirine ora disciolgo tutto nell'acqua e inizio a girare con il cucchiaino. Qualcosa non funziona? Una devianza?

venerdì 28 marzo 2008

Andiamo bene

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

mercoledì 26 marzo 2008

Sick

Bella lì. Una settimana di nuovo lavoro e io a casa malata. Ce l'ho messa tutta. Ieri sono andata al lavoro febbricitante, sforzandomi di tenere alto il livello di concentrazione per memorizzare quello che mi stanno insegnando, mi sono imbottita di farmaci, asprine, tachipirine, sciroppi, pastiglie per la gola, vitamine, infusi, ma niente. All fine ho ceduto all'influenza, ieri sera ero in preda al panico senza nessuno che abbia avuto la decenza di accorrere in mio soccorso. Già perchè qui funziona così. Hai bisogno? ovviamente rispondo di no, sempre. Ma se una volta hai bisogno davvero, chi non è più tanto sicuro del tuo no come risposta, non alza nemmeno la cornetta. Questo mi ha fatto pensare. Io ho la pessima abitudine di non tagliare i rami secchi. In amore, amicizia, lavoro e qualsiasi altra forma di relazione io mi ritrovo a servire su un piatto d'argento una ragione per permettere agli altri di farmi incazzare. Non ha molto a che vedere con la febbre, ma intanto che imprecavo, perchè mi si è rotto pure il termometro, ho pensato che gli amici si vedono nel momento del bisogno e qui, nel momento del bisogno ne ho visti pochi e, purtroppo una se ne va' la prossima settimana.
Così riflettevo, su quanto per telefonare, se non funziona skype, ti venga fatto notare che costa stare al telefono. Bella roba. E come mi ha detto Alessandro quando è stato qui, cambia giro.
Sono molto arrabbiata e ci sono rimasta molto male e quindi ...que te den por ahi!
Comunque tornando alla mia malattia stamattina in un gesto eroico sono andata al lavoro, ma non riuscendo a stare più di 30 secondi senza tossicchiare come una tisica, la mia team leader/manager/supervisor, mi ha detto che potevo andare a casa onde evitare infettare i baldi giovani che mi stanno facedo il training. MI spiace molto, sono mortificata. SE fosse stato venerdì avrei tenuto duro, ma mancano ancor atre gg al we e, nonstante la buona volontà, non ce la potevo fare.
MOrale della favola, sono andata dal medico, che mi ha dato tre giorni e degli antibiotici da prendere. Si è raccomandato di non uscire e di non prendere freddo e mi ha detto che in questo periodo c'è pieno di malanni.
DOmani chiamerò e comunicherò la cosa, pare brutto? se ce la faccio mi sforzo almeno venerdì di andare, perchè proprio tranquillina a casa non ci riesco a stare..
Tele piccì dipendenza e troppa solitudine. Ieri ho pensato che era molto brutto essere a casa malati senza nessuno che ti prepara almeno una minestrina. I miei coinquilini sono gentili e disponibili, ma non è la stessa cosa. Per la centesima volta negli ultimi mesi mi trovo afflitta da dubbi amletici se sia il caso o meno di levare le tende. Manco avessi trovato il lavoro dei mei sogni o l'uomo della mia vita. Poi mi ripiglio e penso che ci sono ante belle cose anche qui. Sicuramente qualche inputs esterno in più e qualche psiconano in meno. Tiro fuori la bilancia e inizio a metterci su le cose per vedere da che parte pende il piatto e ho paura del risultato. O forse è solo la febbre. Domani passa.

lunedì 24 marzo 2008

Buona Pasquetta

Con ritardo e ritardata il mio augurio di Buona Pasqua giunge sul blog. Più che Pasqua è buona Pasquetta, e io, malata. Malata di brutto. La scorsa settimana, martedì per l'esattezza, ho iniziato il nuovo lavoro, quindi pare brutto che domani chiami malata, ma di fatto ho la febbre, la mia gola sta a pezzi e ho le ossa di una novantenne con l'artrosi. Bella roba. Io vado tento e se proprio rantolerò al suolo andrò a casa.
Per quanto riguarda il lavoro, sono contornata da un elevato numero di francesi, una gran scarsità di italiani e spagnoli e, il mio mentore è uno svizzero tedesco che mi fa sentire incredibilmente a disagio. Ecco in realtà se fosse fuori a bere una bira sarebbe decisamente uno a cui avrei anche qualcosa da raccontare. Ma lui è lì nel suo mondo tranquillo beato e pacifico e quando mi parla, dall'alto della sua conoscienza, io mi siedo sulla punta della sedia prendo appunti alla velocità del suono e sono super-tesa. Oh mamma!
NOnostante la sensazione di stare in un collegio svizzero il lavoro è decisamnete più interessante del precedente. Ad ogni domanda le persone hanno pure una risposta.
Mi pare chiaro che mi dovrò ampiamente dare da fare.
Per quanto riguarda altri elementi di rilievo, giovedì notte alle 2.45 am è scattato l'allarme antincedio in questo palazzo. Così noi, vestiti al volo e stravolti (chi non lo è alle 2.45 di un giorno qualunque), abbiamo assistito alla sfilata dei pompieri, arrivati con comodo che venivano a verificare che non ci fossero incendi. Sorvolando sul fatto che è stato un atto di vandalismo (e qui sono volati un paio di accvidenti), quello che io mi domando è, ma se ci fosse stato un incedio vero la casa sarebbe andata a fuoco completamente dato il tempo che questo gruppo di aitantio giovani ci ha impiegato ad arrivare. Mah...
Sfilata di soggetti tra i quali mancava Grisù (non so come si scrive), sono arrivati che sembravano reduci dal viaggio della speranza. Uno aveva un martello che sembra una clava, avevavo la stessa reattività che avevo io e ci hanno impiegato mezz'ora solo a disinnescare l'allarme. Sì insomma speriamo che non ci sia un vero incendio.
A conclusione del lungo we, venerdì sera c'è stato un tentativo di andare fare un viaggio nel sud ovest dell'Irlanda. Dico tentativo, perchè tutto quello che poteva andare storto è andato storto. E come ciliegina sulla torta la mia influenza, che ha creato non pochi problemi, essendo io l'unica autorizzata alla guida della macchina a noleggio...Siamo tornate disctrutte ieri sera. Con un terzo del viaggio completato..NOnostante tutte belle immagini che si possono ammirare nei due album alla sx del blog..MI sono emancipata e ho adottato Picasa. Mi riprometto di tornare al più presto a completare il giro.

domenica 16 marzo 2008

Adios IBM

Il tempo non ce la fa. Di male in peggio. Quintali di acqua sono scesi dal cielo. Ieri era tutto grigio buio e uniforme. NOn smetteva più. Oggi è, per lo meno altalenante. Week end di San Patrick, l'Irlanda si veste di verde ancora di più. Fiumi di alcool e di persone. Non ho grandi progetti. Mercoledì ho dato l'addio all'IBM e in questi giorni mi sono riposata in attesa di una nuova avventura. Inizio martedì. Il lavoro non mi crea grandi preoccupazioni. In compenso mi crea grandi preoccupazioni la mia macchina, l'ho portata due volte dal meccanico ogni volta che ne esce torna con un problema risolto e un problema scoperto. Questa cosa mi rende isterica. Primo perchè non è che la mie nozioni di meccanica mi portino molto lontano, secondo perchè è una continua fuoriuscita di denaro. Insomma la macchina mi sarà fondamentale per raggiungere il posto di lavoro, quindi che fare? Imprecare è inutile (ma scontato), incrociare le dita, sperare, ma soprattutto risolvere qusto noiosissimo problema. Che non è la fine del mondo, ma una di quelle cose irritanti che ti fa rendere conto di quanto dipendiamo da cose superflue. Come quando ti scordi il cellulare a casa e stai nervoso tutto il tempo, perchè chissà, magari ti chiama prorpio quella volta, una persona che proprio dovevi sentire, percheè magari con quella telefonata sarebbero potute cambiare le sorti del mondo..Sì insomma sono inviperita con il meccanico. Ora giusto per non protrarre a oltranza il problema cambio meccanico, per la serie ritenta sarai più fortunata.
Dell'IBM non credo sentirò una gran mancanza, mi dispiace ovviamente per alcune persone, ma cambio lavoro, non paese!
HO ricevuto pure un regalo quando me ne sono andata..Un bellissimo braccialetto e un voucher da spendere nel mio negozio preferito (già consumato speso in ulteriore cianfrusalglia).
Domani quindi grande sfilata di San Patrick e martedì al via la nuova avventura. Arriveranno aggiornamenti e la mia macchina si riprendraà (spero)...

lunedì 10 marzo 2008

There will be blood

Ecco una cosa che non faccio mai. La recensione di un film. Sono settimane che rompo le palle che voglio andare a vedere No Country for Old men e sono stata boicottata. Cioe' io avevo detto che hanno dato l'oscar a Bardem, che io Bardem l'ho incomntrato a Madrid quest'estate e mi faceva figo dire che ho incontrato un premio oscar e palle del genere... Che il film e' particolare, ma forse e' bello. Dai che i Coen quando ci si mettono possono sorprendere...MOrale della favola NO.
Andiamo a vedere quello di Daniel Day Lewis che di quello con Javier Bardem mi ha detto che e' strano...Dico io "ma guarda che quello con Daniel Day Lewis e' una mazzata sulle gengive" noooooooooooooo. Ecco bravi allora andiamolo a vedere.
partiamo dal concetto che Daniel Day Lewis quell'oscar se lo merita tutto, perche' e' bravissmo. Anche se secondo me quel pazzo invasato che fa la parte del prete se lo meriterebbe pure lui... Il film e' un bel film, ma sono 2h e quasi 40m e non e' un film di Walt Disney, quindi magari arrivi alla fine che esci voletieri dal cinema.. Insomma morale della favola c'e' bisogno di grandi motivazioni per andare al cinema a vedere quel film...Come per leggere Dostoevskij. Ci vuole motivazione. Devi essere convinto di volerti imbarcare in un impresa del genere... Siccome e' ambientato tra i pozzi di petrolio americani all'inizio del secolo scorso a uno deve pure interessare un minimo l'argomento.
Comunque a chi mi ha snobbato il Bardem e si e' alzato dal cinema dicendo che il film era pesante aggiungo solo "uomo avvertito mezzo salvato". Alla fine io l'ho apprezzato piu' di quanto pensavo avrei fatto. Nel senso che il film e' fatto bene. Un po' angosciante, lui e' un uomo arrabbiato (con chi non si sa) dopotutto...E ammetto anche che il tempo passa...Soprattutto perche' settimana scorsa sono andata a vedere My Blueberry night (in Italia un bacio romantico - che non centra una mazza) e quello e' veramente un film lento, che avrebbe la pretesa di non essere tale. Nel senso che si suppone essere una commedia. Alle signore dico che in quel film Jude Law toglie il fiato. Aggiungo che l'idea e' carina, anzi bella, ma lento, troppo lento.
Insomma ho finito la mia recensione cinematrografica e aspetto con ansia The Other Boleyn girl e The Children of Glory (questo decisamente piu' dell'altro) per tornare al cinema. In realta' c'e' In Bruges al cinema ora che non sembra male...Finche' ci sono queste giornate piovose...

domenica 2 marzo 2008

Perchè gli amici...

Finalmente ho comunicato al mio manager che me ne vado. Ultimo giorno di lavoro in IBM, il 12 marzo. Inizio il lavoro nella nuova azienda sei giorni dopo. POtrò riposarmi un po' e non fare assolutamente nulla.
Sono un convulso miscuglio di contrastanti sentimenti. Mi vedevo già quasi tornare a casa e ora mi vedo a darmi una nuova opportunità qui. Un sacco di persone sono andate o pianificano di andarsene. Ho ovviamente e onestamente paura che il cambio lavoro non sia abbastanza.
Il fatto che Alessandro, dall'Italia sia venuto a trovarmi a stravolto il mio già precario sistema nervoso. Perchè lo conosco da molto tempo, perchè con lui ho condiviso tante cose, perchè mi sembra uno che casca sempre in piedi. Uno che sa quel che fa anche se magari è una stronzata. Non è che io sono una disgraziata, ma lui ha quel modo di fare le cose sempre così convinto. Mi fa impressione che ci siano persone così che riescono a non farsi prendere da panico ed esitazioni. Eppure anche lui è un po' spiantato. Cioè, non è che è uno che sa che farà da grande, (o forse lo sta già facendo ma non lo dice) eppure non è un sussegursi di continue crisi.
Poi io ci ho parlato tanto e ne avevo bisogno, perchè lui segue il filo del discorso più di me, perchè mi da dei consigli e perchè sa come sono. E non si comporta con me come se io fossi una che casca sempre in piedi, una che è forte. No no, lui sa bene quanta fatica faccio. E' che quando lui è stato qui mi sembrava di fare meno fatica. Sarà l'affetto di un rapporto che ha tanti anni. Saranno i milioni di volte che mi ha sopportato e supportato. Saranno che mi ha portato fortuna che ho trovato lavoro proprio quando lui era qui. Come quando all'università mi accopagnava a fare esami che lui tanto non faceva.
Perchè lui, quando mi parla, lo fa talmente convinto che mi convince anche a me. Penso sempre che quando tornerò in italia, magari andrò a Bologna e lui sarà sempre là per 4 chiacchere e un caffè. E lascerò la macchina nel suo cortile perchè a bologna non si trova mai parcheggio e sua mamma mi inviterà a pranzo o a cena. CHe sua mamma fa l'unico ragù che mangio.
MI ha lasciato un peluche di Pluto che mi ha portato perchè non mi sentissi sola e mi sembra che mi faccia compagnia come lui. Cerco di seguire i suoi consigli, ma ora nonostante l'entusiasmo del nuovo lavoro, ho paura che faccio una minchiata. Ma no, non torno a casa, non ancora. Ma quanto mancano gli amici? CHe ti danno i consigli e, porco cane, ne sanno sempre una più di te.
Sarà la domenica sera, sarà che ieri c'è stata festa a casa mia. Sarà il tempo che oggi è cambiato 10 volte..Sarà solo l'ansia da nuovo lavoro. Ma ho bisogno di coccole. Guardo pluto che sembra legga il post che sto scrivendo. Chissà se lo capisce più di me. Beh, buonanotte...

mercoledì 27 febbraio 2008

News

Sui vostri schermi prossimamente:

Ho trovato un nuovo lavoro. Inizio il 18 di marzo. Il giorno dopo San Patrick, chi vivra' (o soppravvivera') vedra'.
Domani mi licenzio.

La speranza e' l'ultima a morire. Se va' male boicotto definitivamente l'Irlanda e mi muovo verso la penisola Iberica...

Per quanto riguarda IBM, nella nuova azienda hanno computer DELL. Meno male iniziera' un reale processo di disintossicazione.

mercoledì 20 febbraio 2008

Back to Dublin (vol.2)

Domani avrei avuto un colloquio. Lo avrei avuto per il ruolo di PACT Operator, che onestamente non so neanche cosa vuol dire. O meglio in cosa consiste. La ditta non era male e, forse, anche lo stipendio. Ma mi sono riletta un certo numero di volte quel che dovevo fare...Molti dubbi. Ho pensato che non aveva senso frustrarsi per preparare un colloquio per un lavoro che forse non mi interessava. MI spiego meglio. Non ho trovato, in Irlanda, un lavoro che mi interessa, ne' quel che faccio ne' tra quelli che potrei fare. Io sono probabilmente noiosa e, come mi dice sempre Federica, mi accontento facilmente. Ma anche no. Ma non e' questo il punto. Il punto e' che avrei perso due ore a fare una roba complicata in cui loro non avrebbero scelto me e io non avrei scelto loro.
Domani e venerdi' sono in ferie. Sta arrivando Alessandro e allora perche' frustrare la sua permanenza irlandese con i miei inquietanti colloqui?
Ne ho un altro venerdi'. Questo sembra meglio, o per lo meno e' alla mia portata...Poi insomma e' un corso di sopravvivenza. Cambiare lavoro solo per sopravvivere piu' a lungo qui. Ma perche'?
Ecco questa e' la domanda a cui sto cercando di dare risposta...Che senso ha sopravvivere qui? Quale ostinazione?
Mah..
Quando avro' la risposta avro' superato il problema. Comunque dal mio week end in Italia sono maturate altre nuove possibilita'. Cerchero' di ammazzare la pigrizia e attivarmi.
Per il resto sono bionda (prima o poi pubblico una foto). Ho pubblicato le foto di Londra qui..Sono una marea, ma se uno e' curioso..Ne ho appiccicata una anche in fondo a questa pagina e un paio ve le metto pure qui. Bella Londra.

giovedì 14 febbraio 2008

Viz(z)i di famiglia

Domani vado in Italia per il we. Stasera sono impegnata, ragione per cui, ieri sera ho preparato un valigione di roba da riportare in Italia. Ho amaramente constatato che ho un quantitativo di cose inutili preoccupanti. Allora partiamo dalla mia bacheca di sughero con orecchini appesi. Figurano 32 paia di ogni colore, forma e provenienza. Ne ho qualcuno in una scatola e piu' o meno lo stesso quantitativo in un'altra bacheca in Italia. Ho un numero non precisato di braccialetti e collane, qui e a casa. Le borse si contano a milioni e una buona parte verranno riportate in italia. Ne ho di tutti i gusti e colori (tutti perche' sono fissata coi colori). Paia di calze: incontabili. Maglioni, maglioncini, magliette e canotte da non credere. Concludo con un guardaroba coronato da un notevole quantitativo di gonne, pure quelle di ogni forma colore e dimensione. Con le scarpe sono un po' piu' trattenuta (o e' illusione). Morale della favola ho una propensione marginale all'accozzaglia di cose, notevolmente al di sopra della media. Questo alla faccia della mia stanzetta dublinese che e' un metro per due (pero' l'armadio e' grosso).
In realta' non trascorro le mie giornate in preda allo shopping frenetico. Bensi' conservo tutto e lo ammucchio con cura. La tragedia e' che mia madre e' peggio di me e mia nonna (dall'altro ramo della famiglia forse anche peggio). Quindi la mia collezione di vintage voluto e non e' semplicemente un'eredita', una dote di nozze (che per altro non avverranno mai).
Mia madre ha conservato oggetti non indentificati e vestiti di ogni epoca. Mia nonna con borse e braccialetti detiene un primato da mercante in fiera. Ha un garage (doppio) straripante di cose..Praticamente un rigattiere, ordinate qualcosa e lei, come il genio della lampada, puo' esaudire ogni vostro desiderio.
Siccome torno da Londra e mi sono fatta un'overdose di mercatini, mi sono chiesta se non sia il caso di mollare tutto., affittare un camion caricare le cose, girovagare per il mondo barattando cose per cibo o per altre cose..il rischio e' che in India o Latino America mi debba ricorrere ad altri camion per sostenere la mole di acquisti...
Va' beh torno al lavoro (o meglio inizio a lavorare)..

P.S. Quel viz(z)i e' solo duvuto al fatto che c'e' chi sostiene che i parmigiani mettano le doppie anche dove non servono..ecco che abbiamo vet(t)ro, med(d)ie...ect ect...Precisno che io non ho la R per niente...

martedì 12 febbraio 2008

Back to Dublin (che culo)!!

Fine settimana a Londra. Tornare a Dublino e' stato come tornare in uno squallido quartiere di periferia. La cosa piu' bella di Londra e' l'inglese. Arrivo in ostello.
Reception. Conversazione tra me e il receptionista.

R: Hi! Check in? (Sgamata al volo la pronuncia ispanica con la H pronunciata come la loro J suono decisamente meno soave della H inglese)
C: Hi, yes thanks

MI da un form da riempire e io lo compilo e lo restituisco.

R: Asi que eres Italiana? (cosi' sei italiana)
C: Si, tu espanol supongo (ma perche' uno spagnolo ad un italiano parla sempre in spagnolo?)

Salgo trovo un altro receptionista con marcatissimo accento spagnolo, ma probabilmente sudamericano..Faccio finta di niente la sera torno e mi fermo in reception a chiedere una coperta...
Parto con un inglese italianissimo e dopo il primo Hello il tipo mi guarda e mi risponde:

R: Aspeta che vuoi? (ho omesso una T apposta)
C: Ah parli italiano con accento spagnolo...forse sudamericano
R:Soy de Venezuela pero mio papa' e' friulano...
C: Bene voglio una coperta..Una manta...
R:Si espera...

Aspetto lui torna con la coperta mi dice qualcosa vado nella Luggage Room e il ragzzo (messicano) mi da la mia borsa...
Vado in camera e mi trovo a dividere la stanza con una ragazza francese e due australiane...Dai che almeno mi multiculturalizzo (penso).

Il giorno dopo vado al mercato do Camden (prima che esplodesse l'incendio, grazie a dio)...mi fermo 20 minuti a parlare con una tipa che vendeva cose bellissime e lei tanto per cambiare mi chiede se sono spagnola..MI veniva da piangere e ho pensato (I wish)...
Cambio di bancarella, la tipa era spagnola aveva vissuto in italia e palle varie.. Ho pensato (va' beh ci rinuncio)..
La sera giravo per Soho che stavano preparando il capodanno cinese (che era domenica) e ho pensato che non c'erano speranze probabilmente avrei trovato un cinese con accento madrileno che mi diceva che era nato a Pechino ma era cresciuto a Vallecas (noto quartiere popolare nella perifaria madrilena)..
Che devo fare?
Ho pensato che andro' a fare un corso di spagnolo a Salamanca. Patria dei corsi per stranieri, cosi' finalmente riusciro' ad usare le mie misere nozioni di lingua inglese...Hasta la Victoria siempre (che cosa centra?)!!!

giovedì 7 febbraio 2008

Di amore e di altre sciocchezze

Ieri giorno di ferie, camminavo per la città, perchè è rispuntato il sole e mi sono imbattutta in questa panchina...
Scusate questo pseudoromanticismo in versione film di Scamarcio, ma mi ha fatto sorridere questa scritta. Non ho mai avuto una gran passione per le scritte, non sono mai stata una di quelle che incideva sui banchi, nonostante abbia studiato all'istituto d'arte e nonostante girassi con carpettoni colorati con su ogni forma si decorazione. Nonostante abbia avuto a mia volta lo zaino (Invicta viola e verde, ndr) zeppo di spilline e scritte e applicazioni di stoffa. Nonostante usassi l'UNIPOSCA di tutti i colori per colorarmi le unghie. Nessun vandalismo (se così si può chiamare) se non su me stessa. Però questa scritta era così carina e romantica che non ho resistito alla tentazione di fotografarla e di immaginare, anche con un po' di invidia, la persona che ha scritto questa cosa. E la sua faccia.
E ho pensato a quando è stata la prima dichiarazione d'amore..Che bella sensazione. Ecco cosa manca fondamentalmente nella mia vita: l'amore. Lo dico con un sospiro da Cenerentola. Conduco un vita che, non so perchè, mi vede molto lontana dall'amore. Un mio amico mi ripete in continuazione che se lo cerchi non lo troverai mai. Ma come si fa a non desiderarlo? L'ultima volta che mi sono innamorata ho sofferto tantissimo. Ferita a tradimento da uno stronzo qualunque. Se il responsabile si leggesse tra queste righe, prosegua pure nel suo esame di coscienza, non verrà mai assolto dalle sue colpe...Sono nella lunghissima e tragica fase del l'odio, ma lo devo ignorare.. L'indifferenza uccide. Va' beh non ha niente a che vedere con la foto...
Però già che ci sono aggiungo che "chiodo scaccia chiodo" è una cagata bestiale, ma in questo mio lungo calvario per dimenticare lo stronzo di sopra un altro chiodo mi darebbe a questo punto una mano.
Siccome con gli uomini sono letteramente incapace di interagire, magari non come persona, ma come donna sicuro...MI appello all'aiuto divino, che poi forse sarebbe meglio di-vino (o data la mia ubicazione geografica di-birra) che magari mi lascio un po' andare...
Va' beh era per dire..
Comunque la mia prima dichiarazione d'amore risale ad un secolo fa, e quella scritta me l'ha fatta venire in mente e continuo a sorridere a ripensare a certe cose...
Aggiungo che questa è la seconda giornata di sole consecutiva. Che sono in ferie e che oggi ho un colloquio e domani vado a Londra.
Ho esaurito le nevrosi.
See you soon



venerdì 1 febbraio 2008

In continuo movimento?

Sono ancora nella fase lunghe pause e grande confusione. Io non riesco a capire cosa sia, il clima, il lavoro, questa esigenza e intransigenza che manifesto continuamente verso me stessa. Questo qualcosa che mi manca cosi' insopportabilmente.
Ogni parte di me mi dice che devo fare qualcosa, che devo muovermi in una direzione o nell'altra. La prima, la cosa piu' semplice, e' quella di cercare un altro lavoro. Mi sento dentro un film anni '30. Lavorare in condizioni disumane. Non fisicamente disumane. Ovvio sono seduta davanti ad un computer, non porto a spalla le pietre per costruire una piramide. Ma questo posto e' contro la mia natura. In questo posto, il sistema pressa per sopprimere chi ha personalita' forti. Allora io non sono sicuramente un leader carismatico di altri tempi, ma ritengo di avere una personalita' abbastanza spiccata. Non lo sopporto piu'. Stamattina in macchina ascoltavo Amerigo di Guccini che mi ha fatto venire tanta malinconia. Ovvio che non mi rivedo in quelle parole. Parla di una vita dura, ma di sensazioni in cui a volte mi rivedo...Forse perche' mi rivedo in quel fiume di persone che se ne vanno da casa alla ricerca di qualcosa.
Beh qualsiasi cosa io cerchi non e' qui. Non bastano cieli bellissimi aria fresca e colori sgargianti. Non bastano perche' il grigiore del clima spesso offusca tutto questo. Dall'inizio dell'anno il cielo e' stato azzurro forse due giorni e io, onestamente, di svegliarmi e rimanere al buio tutto il giorno non ne posso piu'. Ecco cosa e' un anno e tre mesi stanno prosciugando la mia capacita' di sopportare questo. Soprattutto perche' non ne trovo piu' le ragioni.
L'Irlanda e' un paese pressapochista. Soldi facili, ma un gran calderone di niente. A Dublino la cultura irlandese e' stata soffocata dallo strabordante arrivo di stranieri. I giovani irlandesi hanno perso tutto cio' che e' loro cultura, travolti da un'ondata di benessere che li ha trasformati a massimi esponenti del consumismo. Escono vestiti di tutto punto (e di cattivo gusto) e dilapidano interi stipendi in nulla. L'approdo e l'utilizzo smodato di droghe nel paese, ha creato e sta creando conflitti tra gruppi, pericolosi quasi quanto lo e' stata l'IRA. Questo riportava qualche settimana fa un quotidiano locale.
L'Irlanda funziona oggettivamente meglio dell'Italia, d'altra parte basta poco, ci sono servizi per ogni cosa e il mondo e' a portata di click. Non hanno problemi economici, hanno un governo stabile, ma non so se e' di destra o di sinistra. Sono cattolicissimi ma ci prendono in giro come se il Papa fosse roba di casa nostra. Non pagano il bollo sul passaporto, non pagano le spese bancarie, per avere la connessione internet o il contocorrente on line bastano due giorni.
Noi impazziamo per tutto.
Abbiamo una classe politica che fa pieta', o forse anche peggio. Siamo per tanti aspetti, arretratissimi rispetto all'europa. Abbiamo smesso di pagare i costi di ricarica sul telefonino l'anno scorso, paghiamo l'assistenza sanitaria pubblica, ma poi anche il ticket...Paghiamo per chiudere un conto corrente bancario (ma siamo matti?). Paghiamo tasse universitarie che uno non ci crede. Paghiamo il passaggio quando cambiamo la macchina (qui spedisci il libretto in una busta con il cambio nome e te lo rimandano a casa un mese dopo).
L'italiano medio si lamenta di tutto e non va' a avotare perche' magaru c'e' il sole e preferisce andare al mare. Frase di rito, ma tanto non cambia niente...
Non voglio soffermarmi sui fatti delle ultime settimane, perche' davvero non ho piu' niente da dire. Ho cercato di spiegarlo a qualcuno. Ma i fatti sono cosi' inconcepibili che non ho parole. Basita. E qui o ci sei dentro e lo capisci oppure nada... ma tu ha un olandese che ti chiedi se sei pronto ancora al "blu sky" che gli rispondi?
Niente e quindi io taccio e se ancora penso di andarmene da qui per tornare a casa e' solo per nostalgia. Si concretizza sempre di piu' la prospettiva di muoversi verso il sud dell'europa. Ma non verso il Bel Paese, bensi' verso terra di Spagna. La buona padronanza della lingua spagnola. La comprensione culturale che ho del paese, il gran numero di amici che ho la' e quelli che ho in Italia, ma che in Spagna ci andrebbero (e forse ci andranno volenteri) mi dice che forse dovrei spostare il mio regal bottom da quelle parti.
Tutto in forse. Mi muoverei comunque per l'estate, qui non mi ci vedono neanche dipinta a morire di freddo e desolazione, quando c'e' un sole che brucia sopra di noi...Ma come faccio a resistere in IBM almeno altri tre mesi? Sto a pezzi. Lunedi' e mercoledi' ho avuto pesanti crisi di ansia. E poi non dormo, proprio no. la mia vita e' condizionata da quetso posto.
Cerco altro, lo sto gia' facendo, ma per pochi mesi? Eppure io qui non so neanche se posso resisterci poche settimane...Poi insomma forse prima di rivoluzioni e' meglio ripigliarsi un po' no?
Poi penso a cosa veramente mi piace di qui. Ho amici per lo piu' spagnoli, argentini e italiani. la cosa che faccio che piu' piace qui e' il tango...Gli unici due uomini veramente degni di nota che ho incontrato qui, nel senso su cui fai un pensiero serio, sono entrambi spagnoli...Quasi la totalita' delle persone mi attribuisce come nazionalita' prima la spagna e solo in seguito la italiana. Mi dicono che parlo inglese con accento spagnolo (non e' un complimento!) che devo fare?
Va' beh alla fine facile stare seduti e dare consigli, ma qui c'e' una vita da muovere...Abitudini da cambiare e decisioni da prendere...Interessante quanto vuoi. Con la prospettiva di stimoli molto piu' forti di quelli che ho qui, ma sinceramente, ho paura, confusione, esitazione e molto sconforto. Quando non stai bene vedi solo certe cose e non ne vedi altre...IO che mi contraddistinguo per impulsivita' instabilita' forse dovrei stare seduta un momento e non prendere decisioni affrettate..

domenica 27 gennaio 2008

E un giorno venne il sole

Ultimamente è così raro vedere il sole d queste parti che non ho potuto fare a meno di ciondolare per città e dintorni e fare un po' di foto. Un altro mondo.
Incredibile, in Irlanda esistono anche i colori, la luce e la gente che passeggia.
Siccome il mio cervello continua ad annaspare e a non ricevere inputs, almeno mi rigenero con belle immagini. Il mio cervello sta messo peggio del governo (ops non-governo) italiano...

lunedì 21 gennaio 2008

Di bene in meglio

Non mi muovo molto, non scrivo molto, ma ci sono. Leggo qua e la' gli altri blog...Sempre a vuoto di ispirazione. Perche' pare che l'unica cosa che abbia portato fino ad ora il 2008 e' proprio il vuoto. Ho fatto qualche progresso, ma ancora non abbastanza per avere qualcosa da dire.
Sono tornata alle lezioni di tango. Con molta fatica nonostante la mia grande passione (e una buona dose di negazione). Ballando uno non pensa. Pablo e' ancora in Argentina e senza le sue lezioni il tango e' un po' piu' triste. Ma mi sono sforzata, mi sono comunque divertita e ho spianato le mie bellissime scarpe nuove che, a qualcuno, spuntano come mia immagine personale di Messanger.
Delle altre iniziative personali...Mi sono iscirtta ad un corso di fotografia digitale che inizia questo mercoledi' e durera' 10 settimane.
Mi sono comprata un biglietto per andare a Londra dall'8 al 10 di febbraio e uno per l'Italia la settimana dopo.
Vado un paio di volte a settimana in palestra anche se mi sparerei pur di non andarci...
Ho iniziato il libro Invierno en Lisboa di Antonio Munoz Molina e come ultima cosa ho fatto un colloquio di lavoto...
Adesso tutte elencante cosi' sembra che faccia un milione di cose e che la mia vita sia quasi attiva. Ma mi manca proprio lo slancio, il gusto di farlo. Questo attuale lavoro mi sta risucchiando in un vortice di apatia e insoddisfazione che non provavo da tanti anni.
Non e' bello e nonostante uno abbia la lista degli antidoti a questa cosa non riesce ad animarsi.
Sara' la pioggia incessante? Mi si e' anche rotto l'ombrello...Acqua e vento.
MIa madre mi suggerisce di trasferirmi in Spagna. Dice che almeno il clima e' migliore e il paese anche.
Ci sto pennsando, mica che non lo faccio. Mah..
Nello note positive posso dire che ho ricevuto visite questo fine settimana e nonostante il tempo drammatico mi sono divertita molto.
Il potere di internet mi ha tenuta (o rimessa) in contatto con un passato non troppo remoto e ho rivisto dopo piu' o meno sette anni un amico che e' venuto qui, con un suo amico...Bello no?
Bene sappiate che pare che io non sia cambiata molto...

Aggiungo una gag mia e di Federica all'aereoporto...Io qui ho una macchina inglese nel senso con la guida a destra (si' fa impressione all'inizio, ma e' tutto predisposto per la guida a sx) che guido da circa sei mesi e sulla quale da circa sei mesi Federica mi fa da copilota. Morale della favola arriviamo al parcheggio dell'aereoporto e io davanti alla sbarra per entrare la guardo e le dico: "dai Fede tira giu' il finestrino che c'e' da prendere il bigletto!". Lei scatta sull'attenti e abbassa il fienstrino. IO ritorno in questo mondo la guardo e le faccio..."Cazzo Fede la macchinetta e' ovviamente di qua"....Non so se ero piu' suonata io che dopo sei mesi che tutte le mattine striscio il badge dal mio finestrino per entrare al lavoro ancora mi confondo, o lei che senza neanche pensare ha abbassato il finestrino per prendere il biglietto...
Io ho riso molto anche da sola, dopo...

domenica 13 gennaio 2008

Contando pecorelle...

Questa mattina non riuscivo ad alzarmi e ora, in risposta al mio poltrire, sono sveglia come un grillo. Manco di ispirazione letteraria, per cui ho un libro iniziato sul comodino da tempo e non riesco a farlo mio. Non riesco a leggerlo. Eppure lei, Chirsta Wolf, la adoro. Credo di avere letto la maggior parte di ciò che ha scritto, ma niente... Forse è il momento per altro. Spulcio nella mia mini libreira irlandese, cercando qualcosa di meglio. NOn c'è niente che mi illumini. Compaiono nell'ordine: un libro sul confillto nord-irlandese dagli albori alla recente Belfast. Qualche libro in inglese, I viaggi di Gulliver, il ritratto di Dorian Gray, Aspettando Godot, Tibor Fischer e il primo Harry POtter. Poi passiamo alla letteratura tedesca (in italiano ovviamente) con Boll e due libri di Gunter Grass. Due numeri di Limes, una lettura sulle elezioni palestinesi. La ensenanzas de Don Juan, El invierno en Lisboa, Sostiene Pereira, Memorie dal Sottosuolo, Medea di Ljudmila Ulickaja (rubato alla libreria di Guccia). Poi Sepulveda, Coelho un libro sulla recente rivoluzione a Oaxaca, Madame Bovary e un libro regalatomi da un mio amico per natale/compleanno dal contenuto non chiarissimo..NIente. Il vuoto.
Conterò le pecore per dormire.
Aggiungo solo che sono stata al cinema a vedere un film da vedere. Non splendido (solo perchè nel finale ci sono un po' di cose che potevano essere più curate), ma decisamente da vedere The Kite Runner (Il cacciatore di aquiloni)...Non ho letto il libro e non lo leggerò perechè ormai ho visto il film, quindi non so dire quanto rispecchi la storia. E' un bel film una storia toccante. Io contesto un finale in cui mi sembra tutto un po' troppo facile dato il contesto. Ma ha una prima parte molto bella...Soprattutto belle immagini.
Ok ora inizio a contare le pecore...

martedì 8 gennaio 2008

Monotonia

Stamattina, dopo settimane, sono tornata ad alzarmi prima dell'alba per andare al lavoro. Sono uscira di casa e l'orologio della mia macchina segnava le 07:09 irlandesi. Buio pesto. Ho percorso la strada che ho fatto milioni di volte ed era inspiegabilmente sgombra. Sono arrivata al lavoro prima del solito, sempre buio e ancora nessuno in ufficio. Al volo dovevo telefonare alla mia amica Sara che oggi compie gli anni. Ho approfittato clamorosamente che tanto pagava l'azienda per chiaccherare un po'. Direi che questo periodo non felicissimo taglia trasvelsamente la mia vita. Una sensazione di NON solititudine in tutto questo, mi ha creato, egoisticamente, una sorta di sollievo.
Stamattina ho aperto gli occhi alle 05.42 ed e' inutile sottolineare che non ho piu' chiuso occhio. Mi giro e mi rigiro in continuazione, studiando una soluzione che mi tiri fuori di qui. Scrivere, parlare, anche solo fare un giro. Ieri ho finito di lavorare presto, ho preso la macchina fotografica e sono uscita per raggiungere Malahide e fare qualche esperimento, visto che quella macchina fotografica decisamenmte non la so usare. Putroppo la luce non era delle migliori perche' stava gia' calando il sole. Il risultato lo scarichero' stasera e lo valutero'...
Sto spulciando i siti web e le offerte dei voli per andarmene da qualche parte. Guardo qua e la' offerte di lavoro. Niente di entusiasmante. O per lo meno, molte cose piu' entusiasmanti di questa, ma nessuna che mi convinca che e' il caso di provare. Si' insomma sempre cosi'...Trascinadosi.
Non ho elaborato la lista dei buoni propositi per il 2008, perche' conoscendomi non ci starei nemmeno dietro, ma stranamente e' da capodanno che sono in fermento, come se dentro di me qualcosa o fosse scattato involtariamente proteso verso il futuro. Mi sento monotona anche in questo.
Mah, mi sa che vado a prendermi un orrendo caffe' alla macchinetta, fa tanto intervallo a scuola...


domenica 6 gennaio 2008

Dal mondo dei pigri...

Sto diventando pigrissima. Un pigrizia sociale, intellettuale, emozionale. Ogni tanto mi veniva in mente qualcosa e scrivevo. Ora ogni tanto mi viene in mente qualcosa, ma è come quei sogni che ti ricordi appena sveglia e poi non si sa come svaniscono. Mancanza di stimoli?La mia vita si trascina tra letto e divano. Sono i postumi di un'influenza che mi ha visto trascinarmi quasi sui gomiti tra il divano e il letto. Sono i postumi di un periodo di lavoro super stressante nel quale ho trascorso troppe ore lavorando.Fa un freddo polare a Dublino. Stasera non ho nemmeno avuto la forza di andare al cinema. Giusto a cena. Poi casa. Il mio coinqiulino è tornato dalle ferie trascorse a casa, a Malta. E tornato dopo un mese e due settimane esatte. Ha la pancetta di uno che ha mangiato tanto (e bene), triste e sconsolato perchè ha lasciato a casa la sua fidanzata, mi ha sentita tornare e mi ha bussato alla porta per salutarmi e fare due chiacchere. Che tenero che è. Gli invidio questo suo essere triste innamorato e con relazione a distanza che lo fa sospirare in attesa di quel lungo we di Febbraio quando tornerà a casa a vedere lei.Io sono qui pigrissima afflitta dal mio dubbio amletico se tornare in Italia o restare a Dublino (sì, ma per quanto?) priva di ogni stimolo sentimentale per fare sia l'una che l'altra cosa..I tempi cambiano e prima o poi succede qualcosa. Chissà se me la sto contando..Continuo a guardare film, ascoltare musica e dormire. Oggi da brava sono arrivata fino in palestra. Non so come ho fatto...Non ho neanche fame.Niente, mi godo il letto e il divano..Qualcosa succederà o, semplicemente prenderò una decisione.

venerdì 4 gennaio 2008

Meme

Eccomi innaugurare i miei post nell'anno nuovo con un bel meme. Diabolico meccanismo dal quale fino ad ora ero rimasta fuori... Per questo devo ringraziare Guccia che tra l'altro sarebbe stata la prima che avrei nominato se non l'avesse fatto lei con me.
Senza dilungarmi troppo, nomino altri 5 blogs.

Feowyn
Tienes que esperar
Bombardamenti
Passeroroad
Istinto naturale antiumano

Sperando di non rinominare chi gia' lo e' stato...

P.S. Dimenticavo le spiegazioni:
Aggiungere il logo del meme.
Creare la lista dei blog a cui assegnare il meme
Entrare in questo link e lasciare un messaggio.

Spero sia tutto....