lunedì 31 dicembre 2007

Il passato non è morto; non è nemmeno passato.

Uno arriva alla fine e sempre e dice, meno male che quest'anno è finito speriamo che ne inizi uno migliore. Credo e spero sia solo perchè c'è un insanabile incontentezza nella mente di ognuno di poi, o più che alro la perenne speranza per il meglio. Per quanto mi riguarda il 2007 lo saluto volentieri, anche perchè sto scrivendo dal mio letto di malata (ho l'influenza, la malattia mentale non prevede l'obbligo forzato al letto), ma mi ha regalato soprattutto grandi viaggi. Ho visto tanti posti e conosciuto tante persone. Non commento l'amore, perchè il 2006 ha avuto un semestre così tragico che da lì si poteva solo migliorare. Quindi al 2007 non gli dico nulla, che alla fine mi ha portato una bellissima cuginetta..queste sono cose che valgono da sole tante altre.
E' stato l'anno degli alti e bassi, che sono la mia caratteristica dominante, dei miei 31 anni e 10 giorni (e qualche ora).
Considerando che oggi avrei dovuto lavorare, ma sono a letto da venerdì sera, poteva andarmi peggio...O meglio, ieri ho lavorato da casa, sabato non riuscivo a stare in una posizione che non fosse sdraiata. Oggi non ho lavorato perchè il mio occhio sinistro continua a lacrimare quasi incessantemente da ieri sera. Il pc non era la cosa migliore da fare, infatti scrivo scrivo il post e poi lo rispengo.
Volevo fre gli auguri di felice anno nuovo, perchè sono auguri che mi piacciono. Il passaggio da un anno all'altro da sempre lo sprint per nuovi e buoni propositi..E io mi adeguo. Sperando che tutti ma proprio tutti vedano la realizzazione di almeno uno dei loro progetti. Io che sono splendidamente incolncludente, ma sorprendentemente pratica spero solo di trovare la mia personale retta via, con la filosofia di chi magari per una volta deve prendere una complicatissima strada che la riporti a un posto sicuro, un rifugio tranquillo e sereno dove mettere lunghe e profonde radici....magari elastiche che se mi piego non si spezzano...
Anno nuovo, tra passato e futuro, chissà momento magico. La maggior parte di quelli che mi leggono lo festeggiano un'ora prima. Un brindisi virtuale a tutti voi.

Il capodanno migliore lo auguro a loro tre soprattutto che mettono tanta allegria che riescono sempre a migliorarmi il Natale..



venerdì 28 dicembre 2007

Buone Feste (forse)

Traquillo venerdi' di paura...Al lavoro. Stamattina ho raggiunto l'IBM in tempi record. Scuole chiuse e gente in ferie, quindi, strade sgombre. Per completare la sfiga automobilistica mi si e' bruciata una luce, che di per se' sembra un'idiozia, ma non e' cosi' non in irlanda, dove dal benzinaio non c'e' il benzinaio, dove per cambiare una gomma bucata non si ferma nessuno ad aiutarti, dove non c'e' l'ACI (e nemmeno un surrogato), dove nemmeno la polizia sa che pui fare..mai visto un elettrauto o un meccanico. Qui se qualcosa si rompe la buttano. La patria del consumismo. Ieri mattina ho soccorso Federico, abbandonato dalla batteria della macchina, ormai sono un'esperta, anche perche' basta mettere i piu' e i meno dalle partio giuste.
Ora sono qui e sono malatissima. Gola in fiamme e un super-raffreddore che mi spacca la testa in due. Il colore della mia faccia e'talmente triste che al centro epatiti hanno coloriti piu' rosei.
Nel frattempo e' passato il Natale e io non ho fatto gli auguri a nessuno (o quasi). Odio i messaggi a catena e se mi fossi messa li' una per una a mandare messaggi ci avrei impiegato 10 gg e mi sarei dimenticata sicuramente qualcuno...
Nel frattempo si e' consumato il mio 31esimo compleanno e molti si sono dimenticati di me. E io ci sono rimasta malissimo. Sono giustificati solo i gravemente ammalati e quelli che mi hanno mandato il sms e non e' arrivato...D'altra parte la mia scheda italiana qui a Dublino ha dato i primi segni di squilibrio.
Sono passata in Italia giusto il tempo di dormire 14 ore di fila, uscire poco e rivedere quei soggetti di cui tanto sentivo la mancanza.
Ora ancora qui. Unica consolazione: fa meno freddo che in Italia. Me lo godro' poco. Lavoro oggi, domani, domenica e lunedi'. Quindi alla domanda che faccio per capodanno, la risposta e' dormo. Anche perche' si lavorera' solo fino alle 8-9 di sera. E questo oggi, domani, domenica e lunedi'.
Questo giro sono stata molto brava e mi sono portata una marea di cibo di scorta, anche perche' nemmeno la spesa ho tempo di fare. IBM vita-natural-durante. Questa cosa e' sul viale del tramonto. La mia deadline e' il 31 di marzo, poi muovo le chiappe. Faccio le valige mentali e fisiche...Possono sempre succedere imprevisti che mi smuoveranno da quest'idea, tipo potrei innamorarmi di un irlandese e restare tutta la vita, ma valutando che Colin Farrell ha da fare dubito do trovarne uno interessante. Qui sono definitivamente, socialmente all'eta' della pietra. E tra il dio denaro e l'alcolismo dilagante io mi defilerei volentieri.
Tutto sommato bellissimo cielo, bellissimi tramonti, colori sgargianti e rimborso delle tasse lampo. A quelli che pensano che l'Irlanda sia quella degli gnomi e delle fate, quella di Joyce e di Wilde, consiglio di continuare coi libri, venire in vacanza, festeggiare San Patrick all'estero e non venire mai a lavorare a Dublino. Poi c'e' sicuramente di peggio. Ma anche di meglio.
Non me ne vogliano quelli che hanno il mito dei celtico, hai quali consiglio, la britannia, la scozia, il nord della Spagna e la cornovalia...Per il resto spero che le multinaizonali americane chiudano e riportino questo paese al suo stato di paesaggio da favola...Non sono disfattista, piuttosto realista. E poi parlo di quotidianita' vissuta e non raccontata. Torno al lavoro.
Contraccambio gli auguri di quelli che mi hanno scritto sul blog soprattutto.

lunedì 17 dicembre 2007

In notturna

Se n'è appena andata Ares e mi ha fatto pubblicare su facebook delle foto che secondo me sono orrende. Guardo la tele e mi mordicchio le unghie, per evitare di mangiarle sto usando smalti di colori improbaili. Ora sono al rosso ciliegia. Che cosa orrenda, le mie unghie sono così corte che sembro una bambina di 5 anni che vuole per forza mettersi lo smalto da grande. Sono buffa credo.
Sono stanca morta, dovrei andare a letto, domani si lavora. Dio mi assista, non perchè devo lavorare, non vivrei senza e per un sacco di ragioni. Ma ormai i livello di insofferenza a questo lavoro è diventato drammatico. Ogni mattina parcheggio il cervello fuori dall'ufficio e lo recupero quando esco.
Federica dice, forse non a tort0, che io non sono più sfigata degli altri, solo perennemente insoddisfatta ed estremamente esigente. Ci penso spesso. Forse è vero, anche se faccio un passettino in avanti mi lamnto e penso che il passo dovrebbe essere più lungo. Ma che ci posso fare? Continuo a sapere cosa non voglio, ma ancora non quello che voglio.
Sarà l'atmosfera seminatalizia di una stanza illuminata solo dalle luci del mio mini albero, dalle luci che contornano lo specchio e dal monito del computer che mi rendono malinconica. Quasi commossa, come se non piangessi abbastanza per piccole cose apparentemente banali.
La sera e l'inizio della notte mi fanno mi fanno precipitare in un mare di pensieri. Sola cerco di sperimentare sensazioni ed emozioni che schivo da una vita. E' ora di provarle, sperimentarle.Sarà l'età, sarà il natale o semplice bisogno di cose nuove...Magari vado a letto mi sforzo.

domenica 9 dicembre 2007

Di sbornie assurde..

Finalmente sola. I miei coinquilini sono tutti partiti per le feste di Natale. Darren è già a Malta da due settimane e non tornerà prima del 5 gennaio. Per quanto riguarda Janice è appena partita per il Sud Africa e rientrerà qui solo il 31 dicembre. Tre settimane di solitudine in casa. In realtà mi servivano. Loro sono adorabile. Oggi Janice e Jody hanno preparato il lunch e ho mangiato con loro. Però ogni tanto essere libera di ascoltare musica a palla senza paura di dare fastidio a nessuno, lasciare un gran casino in casa, riempire tutti i ripiani del frigo, lasciare le scarpe ovunque, mi da grosse soddisfazioni. Soprattutto fronte del fatto che lo "scheduled working time" di fine hanno fa venire i brividi e quindi prvedo di avere pochissimo tempo per me e per la casa...
Intanto mi sto ancor riprendendo da una sbronza colossale presa con disinvoltura venerdì sera a casa di amici. Un accanimento cosmico verso la bottiglia dell'Absolute Vodka mischiata alla Fanta Lemon mi ha visto perdere il controllo della situazione ad un'ora imprecisata della serata.
Tutto sotto controllo fino al punto in cui entrati in un locale insieme ad un gruppo di ragazzi spagnoli, mi sono ritrovata a perdere il controllo dela varietà di liquidi offerti ingeriti.
Ho terminato la serata non so come, ma alle 6.22 di ieri mattina mi sono svegliata nel mio letto con la luce e il computer accesi e a letto vestita. Non so bene cosa sia accaduto nella mia vita in quelle 2 ore e mezzo di perdita di conoscienza. Non ho rilevato traumi di nessun tipo, se non un livido sul polpaccio. Credo di essere riuscia a raggiungere la cucina solo intorno alle 13.45 per riempire la bottiglia dell'acqua. MI è sembrato di essere stata presa a bastonate sulla testa per tutto il giorno. Verso le 15.40 ho deciso di cedere ad un analgesico perchè la mia testa non ce la poteva fare. Verso le 17 mi sono alzata e ho trovato la forza di cuninarmi pasta in bianco. Il colpo di grazia è stata la doccia...Mi sono accorta che era finita l'acqua calda solo dopo essermi insaponata i capelli. Che volete che sia? In realtà un toccasana. Ero invitata a cena a casa di Viviana, ho tentato anche di assaggiare un goccio di vino (il coraggio non mi manca)...Ma è stato tutto più forte di me...NOn so esattamente come il mio stomaco abbia retto. Oggi sto quasi bene, ma sono lontani i tempi in cui in mezza giornata smaltivo una sbornia...
Siamo a meno 12 dai 31 anni, non ho decisamente più il fisico..
Oggi cercherò i porre rimedio e se riesco vado in palestra. Senso di colpa. Ma c'è il sole mi farò coraggio...Mamma mia com'è brutto invecchiare e come odio l'Absolute Vodka....

lunedì 3 dicembre 2007

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria

Come mio solito torno da un breve soggiorno in Italia e sono in preda ad un trauma cosmico per il rientro in Irlanda. Innanzi tutto c'e' chi sa che il post Messico e' mooooooooooolto difficile. Nel senso che dalla liberta' totale mi sono ritrovata inchiodata alla scrivania dell'ufficio, un ufficio che non regala grandi emozioni, in un paese che, tutto sommato, dopo piu' di un anno di permanenza non offre piu' molto. Non a me. Se ogni cosa ha un termine, anche e soprattutto il mio soggiorno in Irlanda lo stanno per avere. Che non sarei stata qui tutta la vita lo sapevo anche quando sono partita, ma avevo altre necessita'. Il tempo passa, le cose si evolvono, cresciamo o invecchiamo (sto per entrare nella seconda fase???) e cambiano le nostre esigenze.
Qui il problema piu' grosso e' questo immenso senso di solitudine. C'e' liberta', non lo nego, ma e' un'arma a doppio taglio.
Se da una parte mi sento libera da ogni vincolo e assolutamente priva di condizionamento, dall'altra il mio cervellino sta seriamente elaborando il rientro in patria.
Il telegrionale, i quotidiani e le lamentele della gente non fanno certo venire voglia di andare a mettere radici in Italia (visto che sono fuori), ma tra esattamente 18 giorni compio 31 anni e se non voglio uscire dalla mia sindrome di Peter Pan forse devo iniziare a pensare a qualcosa di stabile nella vita. Per esempio vorrei una casa tutta mia e non un susseguirsi di coinquilini. Vorrei piantare dei chiodi al muro di casa mia senza avere paura che il padrone di casa mi rompa le palle. O dipingere i muri di viola, se lo ritengo opportuno, senza pensare che poi li dovro' far tornare bianchi. So che sono esempi idioti, ma rendono l'idea.
Qui e' tutto troppo provvisorio e io sono gia' talmente tanto priva di equilibri e precaria di indole che se non ci metto un freno precipito.
Nella mia follia prima del rientro ho pensato anche di ri-trasferirmi in un altro paese. Ma con le idee cosi' poco chiare e una moltitudine di cose fatte e piantate li'. Un sacco di lavori...Saltare di palo in frasca e continuare a vestire una scarpa e una ciabatta non mi aiutano.
esigenza fisiologica e psicologica di tornare a casa e costruirmi una vita che non sia piu' preda di eterni pellegrinaggi. Tanto l'esperienza mi ha insegnato che il viaggio e' bello se fatto con gusto di essere vissuto come tale..IO comincio ad avvertire un senso di esilio.
Come ho detto a Fra, prima di sciogliermi in un mare di lacrime, desiderero' dare testate contro gli spigoli dei muri, per riadattarmi alla mia vita parmigiana, quindi ne devo essere molto convinta. Ma quando vedo qui tutti questi equilibri precarie e li', tutti i miei amici che stanno costruendo una vita solida, beh comincio a propendere a quella direzione.
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria diceva Faber, e a me quella frase e' sempre piaciuta tantissimo..Mi sono vista sempre come una cosi', ostinata che se ne andava per i fatti suoi cercando una cotrotendenza. Niente di rivoluzionario. Lavoravo quando gli altri studiavano, studiavo quando gli altri iniziavano a lavorare..mi e' sembrato di fare tutto un po' sottosopra. Ma siccome cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, sto tirando le somme.
Lascero' passare natale prima di mettermi in movimento. Ma saranno state le luci di Natale, le chiaccherate con gli amici, vedere Fra tutto felice nella sua casa, riabbracciare la mia cuginetta che sembra crescere cosi' in fretta, vdere le mie nonne che sono sempre tanto felici di vedermi..Risentire i sapori di casa, ma stavolta mi sono proprio decisa che e'ora di mettersi di impegno sulla rotta verso casa.
Non sara' domani, ma mi fisso delle date. E' ora..Se non ci staro' dentro ripartiro' come ho fatto sempre. Vediamo se la mia indole e' davvero nomade o era solo curiosita'.

giovedì 22 novembre 2007

Da Dublino

In preda a pigrizia cosmica e riassorbita dal meraviglioso mondo del lavoro, mi sto ritagliando spazio per sopravvivere al gelo d'Irlanda. Non faccio nemmeno troppa fatica. Semplicemente chi se ne frega. Mi sembra di stare con la testa anni luce da qui. In casa ho ancora una gran confusione. Non sono riuscita a sistemare tutto, poi un sacco di cose le devo riportare in Italia. Qui semplicemnte non ci entrano.
Dopo avere avuto tanto tempo da dedicare alla lettura in viaggio, mi ritrovo ad addormentarmi alla terza pagina di qualsiasi cosa mi capiti tra le mani.
Il jet-lag (o leg o come cavolo so scrive) ancora si fa sentire. Orari tutti sballati.
sara' che dopo avere visto tutti quei posti e quelle persone che l'Irlanda mi sembra cosi' vuota di passioni. Cosi' fredda e statica. Il Messico, Paese solare e in fermento.
Per non dimenticare troppo in fretta mi riguardo le foto. Sto cercando di leggere un libro che ho comprato a San Cristobal de las casas che affronta il difficile argomento della rivolata che c'e' stata lo scorso anno a Oaxaca. Rivolta contro un sistema corrotto, una truffa elettorale. Una rivolta chiamata Intifada. Nata tra le aule scolastiche e universitarie. Sommosse, repressioni, arresti torture. Qualcosa che va' piu' in la' della causa zapatista. Qualcosa che va' piu' in la' degli Ejidos.
Qualcosa che ho sentito piu' vicino. Un fermento e una partecipaizone popolare culminata nella visione di un film a Citta' del Messico, che si intitola Fraude. Ho solo pensato che avrei voluto essere messicana per un po'. Per sentirmi parte di una reale partecipazione e passione verso il proprio paese. Sara' che le pagine di Repubblica e del Corriere della sera mi mettono una gran tristezza e mi danno l'impressione di fare parte di un popolo molto piu' immobile.
Non lo so, sara' un momento diverso, un semplice ciclo della vita. Ma certe cose mi fanno un po' impressione.

P.S. Ho pubblicato le foto qui sono divise in album (10) divisi per posti. Impossibile scegliere le foto. Davvero troppe. Se qualcuno ha tempo e voglia. Li' sono.

lunedì 19 novembre 2007

Mexico ------> Dublin

Ecco l'ultima immagine di Città del Messico scattata poco prima di partire dal tetto dell'ostello in cui sono rimasta in entrambe le permanenze in città.
Ho lasciato il Messico scaldato dal sole novembrino sabato sera e ho respirato all'aria aperta solo ieri arrivata a Dublino. Freddo e pioggia.
A Madrid, durante lo scalo, già avevo un irrefrenabile desiderio di prendere la metro e andarmene. Ovviamente il buonsenso mi ha trattenuta, ma sarebbe stato bello.
Stanca morta e con le valige piene sono scesa dal taxi davanti a casa e ho pensato due minuti prima di suonare il campanello. Non avevo la sensazione di casa. Ma forza e coraggio. Pioveva e mica potevo stare fuori dal cancello.
Ho suonato. In casa c'era solo Darren, ho varcato la soglia e stanca sporca e carica di borse lui mi ha solo guardata e detto "oh god!".
Credo di avere trascorso tra i 20 minuti e la mezz'ora sotto la doccia.
Ho pensato che in fin dei conti la mia casa irlandese è accogliente! Frigo vuoto. Ho chiamato Nuria, superansiosa di avere aggiornamenti sul viaggio è venuta qua in bici a farmi compagnia e a dividere un'orribile domino pizza.
Oggi sono già al lavoro. Grazie a dio da casa. Così ho scaricato le foto ho lavato i vestiti e ho potuto dormire un po' di più.
Per non perdere le sane abitudini stasera torno a tango. Qualcosa che tenga alto il mio morale che, se non fosse per la pioggia, non sarebbe neanche tanto male.
Sono piena di ottimi propositi.
Speriamo solo non svaniscano nel nulla.....
Stamattina connessa a messanger ho trovato le solite certezze mediatiche. Ho ricevuto anche due richieste di lavoro.
Domani arriva la parte dura. Il rientro in ufficio. Spero di essere così piena di cose da non riuscire a pensare...

sabato 17 novembre 2007

Volver

Scrivo dalla terrazza dell'ostello a Citta' del Messico. POche ore mi separano dalla partenza. Il mio zaino sta per esplodere e ho dovuto compare una borsa per il bagaglio a mano piena di regali e cose comprate nei mille mercati messicani. Sono stravolta dalla stanchezza. In preda all'ansia da viaggio, perche' quando parti va' sempre a afinire che stai tutto il giorno ad aspettare di partire.
Prima o poi si deve andare. Gran voglia di partire ancora, senza essere nemmeno tornata.
L'idea di tornare in Irlanda non mi fa strappare i capelli dall'entusiasmo. Forse perche' devo anche rientrare al lavoro e, come qualcuno sa, questo lavoro a me proprio non piace. E' qualcosa che va' bene per un po', ma il"per un po'" sta gia durando da 8 mesi e la soglia dei 31 anni, fa scattare nella mia testolina l'idea che quasta non e' la campagna del pomodoro alla Co.Pad.Or, e che forse e' meglio passettino per passettino iniziare ad avvicinarsi a qualcosa di piu' interessante. E il viaggio serve anche a questo. Stacchi il cervello. Entri in un mondo dove incontri persone in movimento, persone che hanno tanto da dire. Scatta quella molla che ti incuriosisce e che ti attiva il cervello. Come uscire dal letargo. Un altro punto di vista. E allora nuovi slanci. E' come buttare un paio di scarpe vecchie, a cui sei tanto affezionato, per un paio di scarpe nuove. Non hanno tanta strada sotto le suole, all'inizio sembrano quasi scomode, ma poi ti aiutano a fare tanta altra strada.
Non so se i prorpositi di adesso li avro' anche tra un po', quando la fredda Irlanda e l"inverno alle porte mi raffredderanno gli entusiasmi, ma ora mi sento un po' piu' viva, un po' piu' forte. Arricchita di immagini e sapori. La scoperta del messico e del popolo messicano sono state molto positive. Negli ultimi giorni qui sono entrata anche un po' di piu' nelle questioni del paese. Martedi' e' l'anniversario della Rivoluzione Messicana del 1920. Il paese, al momemnto vive il dualismo di un governo lettittimato da uan frode elettorale e un governo parallelo voluto dal popolo che vive insieme all'altro. La gente e' attiva, presente, alza la voce.
MI piace. Ieri ho visto un film che si chiama Fraude. Una storia che raccontero' a suo tempo. Coi dettagli, anche se non vorrei politicizzare troppo la situazione. Ma la sensazione che si percepisce e che manca tanto dalle nostre parti e l'attivita' della gente e le piazze davvero piene.
Ya vino el momento de irme. Otro viaje, otro Pais. Otra Historia...

martedì 13 novembre 2007

Da Merida a Citta' del Messico

Finalmente ho un po' di tempo per scrivere. Sono a Merida. Ultimo giorno. Domani alle 16 ho l'aereo per Citta' del Messico, dove restero' fino alla partenza.
Il nostro viaggio ha subito cambiamenti ed esitazioni. In parte la colpa e' del tempo, principalmente. Siamo state da Tulum a Valladolid e da Valladolid a Playa del Carmen. Non ci e' piaciuta, ne siamo fuggite a gambe levate e siamo andate a rifugiarci a Isla Mujeres. Prima volevamo tornare a Tulum dove il mare ci piaceva molto, ma poi il tempo ci ha fatto demordere e siamo venute a Merida.
Ho visto le piramidi Maya, un sacco di iguanas, una tarantola e un serpente. Mi sono fatta il bagno in un cenotes, che sono falde acquifere sotteranee, ho visitato una laguna e ho i visto i fenicotteri.
Il paesaggio ai miei occhi si e' evoluto ed e' cambiato in continuazione. Dalla vegetazione agli abiti tipici che cambiano di paese in paese. Ho fatto quasi mille foto (e non e' ancora finita!). Ho dormito in posti in cui pensavo che non avrei mai dormito. Mi sono lavata poco e male. ho viaggiato in autostop. MI sono tolta e rimessa lo yaino mille volte. Mi sono commossa, agitata, emozionata e impanicata. Ho un piede malandato, perche' la tendinite non mi da pace.
Ho pensato tanto a tante persone. Alcune mi sembrano cosi' lontane che partirei ora per arggiungerle.
Cerco le parole adatte per trasmettere le emozioni, ma zero impossibile. Mi serve tempo.
Con la Madda tutto bene. Lei forse resta piu' a lungo in Messico, forse un mese in piu'. Un po' la invidio. Non sono ancora tornata e gia' ripartirei. Lei e' stata grande. Molto piu' esperta viaggiatrice di me mi ha aiutata tanto. Si fa prima ad arrangiarsi quando qualcuno gia' ti fa strada. Ora me ne andrei sola. Perche' si che mi sentirei davvero libera. La liberta' mi agita. Ma mi da l'impressione di poter fare qualsisai cosa.
Aspettatemi con le orecchie bene aperte. Occhi per guardare le foto e tantissimo tempo per ascoltare i racconti. Per le ultime vi rimando a Citta' del Messico se riusciro'. Se no all'Irlanda, dove spero di trovare i miei coinquilini ad aprirmi la porta di casa e qualcuno che sostenga la mia cena...
Un mega abbraccio a tutti, ma uno speciale a Fra alla Saretta, Ghiro e la Paola, la Pri e la Za'...e ovviamente alla Cri che non leggera' mai il mio blog.

martedì 6 novembre 2007

Da Tulum un paio di foto...

Un paio di foto, visto che riesco a caricarle ad una lentezza imbarazzante... Domani me ne vadio anche di qui. Ma volevo condividere almeno il colore del mare.
Tutto tranquillo, molto tranquillo. Abbiamo socializzato con una coppia di ragazzi canadesi che satnno girando da cinque mesi (o per cinque mesi) e poi nell'ostello ci sono una ragzza americana (che però è indiana) che è molto carina e una coppia di amricani che sembrano dmenzialmente usciti da una fiction televisiva...Folkloristici quantomeno....
Ho trovato un biglietto low cost da Merida a Citt'a del Messico per il giorno prima della partenza, quindi eviterò le trenta ore di pullman...E spendendo pure meno.




lunedì 5 novembre 2007

Tulum

Scrivo dalla penisola dello Yucatan. Ieri mattina abbiamo lasciato San Cristobal alla volta di Palenque. Il tempo era tremendo, Palenque è vicino alla regione del Tabasco, quella colpita dalle alluvioni. Putroppo ieri c`erano grossi probleimi di comunicazioni e di trasporto, quindi dopo avere visto le rovine maya di Palenque abbiamo preso un autobus e siamo parite per lo yucatan.
Per quanto riguarda il Chapas, abbiamo attraversato villagi che all'ingresso avevano scritte del tipo siete in territorio zapatista oppure questo paese appoggia l'EZLN... Fa impressione credetemi, mi sembrav un film. Tra me e me ho pensato che sarebbe stato interessante scendere e scoprili quei paesi. fatti di capanne, di case di lamiera. Non perdono i colori. Non perde l'entusiasmo della gente e dei bambini sul ciglio della strada che quando passava l'autobus ci salutavano.
Arruvare a Tulum ti offre tutta un'altra prospettiva...Caldo estivo, spiagge caraibiche, capanne sulla spiaggia e complessi turistici. Turisti ancora pochi. Il tempo non è ancora stabile...Ma oggi mi sono spaparanzata al sole e vi posso garantire che non avevo molti altri pensieri.
Stiamo cercando di rincontrare Ralf, un ragazzo tedesco che abbiamo conosciuto iprimi giorni a Città del Messico.
Non so come gestiremo il viaggio. Io cerco un volo da Cancun o da Merida per Città del Messico.
La strada che va da Campeche a Veracruz e`quella che passa da Villahermosa, la zona più colpita dell'alluvione e quindi gli autobus non possono passare, non ho capito se è per favorire i soccorsi o perchè è prorpio crollata la strada.. Per quanto riguarda uragani o cose del genere io per ora non so niente altro. Magari domani mi compro un quotidiano che qui con internet non ci siamo molto..






P.S. Per le foto faccio quel che posso...

venerdì 2 novembre 2007

Da Oaxaca a San Cristobal

Oaxaca e San Cristobal del las casas. POtrei scrivere un libro su questa parte di Messico. Un sogno ad occhi a perti, un mondo che ho visto nei film, un mondo che ho letto, che ho studiato. Posti curiosi. Il Messico delle mille identitá, il Messico delle rivoluzioni. Quello che ti fa semtira davvero di un altro mondo.
Quando avró piú tempo e spazio ripercorreró le tracce di questo viaggio, soffermandomi su quanto di piú mi ha colpito di tutto questo. L´immagine piú suggestiva é stata ieri sera nella piazza di San Cristobal, quando un' associazione che appoggia i miliziani dell´EZLN ha proitettato un film sulla lotta zapatista, le torture, le percuisizioni, le violazioni dei diritti umani, in uno schermo montato al lato di un banchetto in onore ai loro morti, in cui figuravano le immagini coi nomi dei miliziani caduti per la causa. I brividi. Ragzzi dai volti scopertio, ma con il passamontagna visibiloe sulla testa distribuivano documenti e parlavano con la gente. E loro, il popolo di questo posto, che porat avanti la tradizione della propria lingua senza utilizzare lo spagnolo, zitti a guardare. Bambini dagli occhi grandi e dai capelli nerissimi legati alle madri, con coloratissimi scialli. Lunghe trecce, abiti tipici. I brividi...Non saprei che altro dire. Li ho guardati quei bimbi, che si caricano di braccialetti e cinture colorate e ti si avvicinano per cercare di guadagnare qualche pesos.. Una stretta al cuore a pensare a cosa c´é dietro tutto questo. Stamattina in un villaggio appena fuori dalla cittá ho fatto fatica a trattenere le lacrime quando un bamino che chiedeva un pesos ne ha ricevuti in cambio dieci da un turista..é corso furoi a dalla madre tutto eccitato.. 10 pesos sono circa 70 centesimi...Lui sembrava la persona piú felice del mondo e noi non ci pagavamo nemmeno un caffé.
Domattina parto per Palenque, lasceró dietro le mie spalle il vero Messico. Alla scoparta dei Maya e delle spiagge dello Yucatan... Chiude l' internet café vi lascio... Alla prossima tappa!!!

P.S.: Per le foto abbiate pazienza il tempo é poco e le risorse tecnologiche anche..

lunedì 29 ottobre 2007

Puerto Escondido




Eccomi qua. Forse ce la faccio con le foto..Sono un miliardo e me le sto copiando in una cartellina sul desktop per poterle scegliere e pubblicare.
In questo momento sono le 5 p.m. local time e sono a Puerto Escondido, strinata sulla fornte e devatsata dalle punture di zanzare. Qui alloggiano le cugine cattive delle nostre padanissime zanzare tigre.
Il viaggio ha subito un cambiamento. Dovevamo partire ieri per Oaxaca e invece abbiamo ritardato di un giorno perché il posto ci piaceva molto. Alloggiamo in capanne (cabañas) con tanto di amaca in veramda e zanazariera sul letto... Io mi sono entusiasmata molto perché la zanzariera azzurra sul letto mi dava questa sensazione di letto a baldacchino da me tanto sognato da bambina.
Puerto Escondido é il posto adatto per abituarsi al super-rilassatissimo stile di vita messicano. Siesta dopo pranzo sulla amaca, quando anche sfogliare le pagine di un libro diventa faticoso.
Ammetto che la nostra non é la piú `spartana delle versioni cabañas..Alcune sono proprio in legno. A noi ne hanno assegnata una di mattoni, ma poco alla volta andremo sullo stile piú spartano.
Nella cabañas abbiamo incontrato persone di diverse nazionalitá, tra cui spiaccno, un curioso signore canadese che mi sta addosso come una cannottiera (ma dopo il tipo in Argentina che mi spacciava per sua moglie potevo mica trovarne uno giovane e carino?), un po´viscido..Ha girato tutto il mondo, l´ha conosciuto la Madda, ma perché poi me li devo bere io questi perosnaggi??
Poi c´é una ragazza tedesca che prevede di girare per due mesi il messico sola, ma onestamente la vedo in difficoltá anche a girare Puerto Escondido sola.... Per ora si é appiccicata a noi, parte stasera per Oaxaca con noi e poi non si sa... IO a San Cristobal de las casas non vorrei tirramela dietro. Un caso umano. Uno dei tanti e tanto per cambiare io ai servizi sociali....
Sono in vacanza.
Ho conosciuto tutti i vari venditori ambulanti messicani di qualsiasi cosa, tour sulle barche, massaggi, insegnati di surf body surf, qualche spacciatore di droghe di cui non conoscievo l´esistenza, un canadese che sembra babbo natale che ci ha raccontato le sue avventure con il peyote 20 anni fa e ci ha suggerito un posto dove li hanno a Palenque...MI sono ritrovata a crollare di sonno la sera presto. HO visto due iguane da un po`troppo vicino..Tucani e pellicani..
Per quanto riguarda un quantitativo sostenuto di foto, un po´di pazienza che le devo scegliere sono tante..Per ora qualche assaggio.
Ho fatto un gran casino con tutte le finestre e mi sono resa conto che ho cancellato forse alcune parti del post che sto scrivendo...Se é cosí non fateci caso..
Parto tra poco, vado a vedere l´ultima Puesta del Sol perche´la prossima spiaggia sará affacciata ad est.


giovedì 25 ottobre 2007

Prima tappa Districto Federal

Scrivo in un momento di pausa sa un computer preistorico parcheggiato all'ultimo piano dell'ostello a Cittá del Messico.
Qui l'orario é si sette ore meno rispetto all'Italia. Questo fino a sabato. perché poi non ho capito come funziona con il cambio di orario. Ovvero non ho capito se anche qui cambia l'orario...
Date le prestazioni hardware di questo computer, per le foto aspetto di avere piú tempo e una connessione piú veloce. Siamo arrrivate a Cittá del Messico ieir mattina alle sei. Iberia ci ha risparmiato i soliti posti ultrapigiati dei suoi viaggioltreoceano per postazioni decisamente migliori.
Sono anche riusciata a dormire abbastanza, ma ieri sera tra fuso orario e viaggio era a pezzi.
Ieri la temperatura era bassa. Siamo arrivate e c'erano sei gradi. Non ci volevo credere.
Quando sono uscita dall'aereoporto sará stata l'altitudine (piú di 2200 m sul livello del mare) o l'inquinamento pazzesco di questo posto, ma mi e'decisamente mancata l'aria.
Abbiamo conosciuto un ragazzo tedesco giá sulla metro per uscire dall'aereoporto. Tedesco delle parti di Marlene (vicino Jena per intenderci), in vacanza qui quattro settimane.
L'esperienza é stata subito traumatica. Prendere la metro verso il centro della cittá in ora di punta, significa finire spiattellatti dentro un vagone senza nemmeno riuscire a muoverci. La gente si puntella letteraltmente sui cardini delle porte per poter entrare e finché c'é aria c'é genete che sale. Per uscire, siamo stati aiutati da due signori che ci hanno aiutato a uscire spingendoci nella direzione della porta..e quando dico spingendo, vi dico come se steste caricando un cordone di polizia che blocca la strada con gli scudi...E'la legge del piú forte. Curioso.
MI ha intimidita la diemnsione di questa cittá. Penso a Buenos Aires, unica cittá con cui posso fare paragoni...Beh Cittá del Messico non é cosí bella, ma da quella imponente sensazione di culla di civiltá. Noi siamo bianche e quindi gringas. ieri abbiamo percorso posti in cui davvero mi sono sentita diversa. Osservata. I messicani sono gentili e non tutti ti aiutano solo in cambio di soldi, ma ti trattano come diverso...Non lo so. SE coi suoi milioni e milioni di abitanti ti potrebbe far sentire completamente perso, noi con le nostre facce bianche siamo state spesso al centro degli sguardi.
Cittá del Messico é molto piú architettonicamente omogenea rispetto a Buenos Aires, dove c'era lo stacco netto tra le zone povere e quelle ricche. Qui é tutto un po' confusionario...
Ieri per raggiungere un mercatino alla periferia sud della cittá abbiamo attraversato una zona con la metro, veramente inquietante. Case di lamiera come avevo visto nella zona della Boca a Buenos Aires, luoghi in cui non vorrei mai perdermi. Cose da National geographic che se viste in foto ti fanno impressione, dal vivo sono un pugno nello stomaco.
Mercti di frutta e verdure e di artigianati locali che sono pittoresti, spesso non mi attento a fotografare perché non voglio attirarmi antipatie. Un'abbuffata di suoni, colori e profumi che mi aiutano giá a staccare la mente dalla mia quotidianitá. In ostello abbiamo diviso la stanza con una ragazza israeliana che domenica tornerá a casa e che viaggia da piú di tre mesi attraverso il centro america. Siamo le prime italiane che ha incontrato... Questo mi solleva e mi fa pensare.
Ci ha parlato di Cuba come di un posto bellissimo. Ne é rimasta piacevolmente affascinata....
Tra poche ore partiamo per Puerto Escondido, cosí completo il quadro e vedró anche l'Oceano Paicifico. Staremo per il week end, poi andremo ad Oaxaca e poi a San Cristobal de las casas dove speriamo di trascorrere il dia de los muertos che qui e'una festa bellissima...La Madda spera sempre di incontrare il Subcomandante!!! Ad Oaxaca ci sono state delle forti contestazioni, ma la ragazza israeliana lo ha trovato un posto tranquillo (ok che lei non arriva da Cavi di Lavagna), nessun segno di rivoluzione in corso (sempre sottolinenado che lei arriva da Tel AViv).

Abbiamo optato per il percorso opposto a quel che avevavmo pianificato, ma poi abbiamo pensato che il mare ce lo vogliamo godere fino all'ultimo... Vi aggiorneró strada facendo, ora piú in lá non so guardare.
A mente calda é difficile fare un resoconto preciso...Vado a organizzarmi per partite.
E come dicono tutti qui ... Que le vaya bien y que tengan un buen dia!

lunedì 22 ottobre 2007

De Viaje Otra vez

Bene direi che ci siamo. Non manca molto. Domani sera alle 18.35 partiro' da Dublino, destinazione Madrid, dove alle 01.50 partiro' alla volta ci Citta' del Messico. Arrivo previsto o6.35 ora locale. L'unica cosa certa e' che alloggeremo la prima notte al Hostal Moneda. Quello che so con certezza e' che sara' una discesa verso lo Yucatan, attraverso spiagge e siti Maya. Non so esattamente quali saranno tutte le tappe. Ci muoveremo per lo piu' in autobus. Passeremo da San Cristobal de las casas, probabilmente sulla via del ritorno. Non ho ancora fatto niente. Lo zaino nemmeno l'ho tirato fuori dal ripostiglio. Domani lavor da casa...Avro' tempo.
Comincio ad essere nervosa. Passaporto pronto, biglietto eletttronico stampato, medicine, macchina fotografica, creme solari e tutte quelle cose che io a preparare ci impiego una vita, sono almeno state comprate. La Memory Card che ho preso e' da 2Gb per un totale di circa 1200 foto..dire che ne ho a sufficienza.

Un'altra volta in viaggio. Un viaggio oltreoceano. Un mondo nuovo, sulle tracce di Zapata e Pancho Villa...E allora Tierra Y Libertad.

Cerchero' di tenere un diario di viaggio!
Hasta Pronto



martedì 16 ottobre 2007

Un'altra volta casa

Eccomi di rientro dal secondo fine settimana filato in Italia. Questa volta ho accusato il colpo. Domenica sera ero proprio triste. Mi veniva da piangere per qualsiasi cosa. Dopo la telefonata con la Paola mi sentivo svuotata. Me ne circolavo come un pallone carico di emozioni, con una voglia incredibile di parcheggiare me e il mio stato d'animo in un posto qualunque non da sola, magari davanti ad un bicchiere di vino a fare 2 chiacchere con chi, le tue chiacchere le capisce anche se stai zitto. Ho avuto l'irrefrenabile desiderio di crollare tra le braccia di qualcuno. Ultimamente mi sono sentita, per così dire, una badante. Ogni piccola cosa che è accaduta alle persone che mi ronzano intorno è, direttamente o indirettamente, volata addosso anche a me.
Non è una lamentela. Gli amici si vedono, come non mai, nel momento del bisogno. Solo che ultimamente non mi sembra solo bisogno. Mi sembra proprio un'opera di assistenza sociale. Ma non è questo il punto. Finchè si può lo si fa. Poi arriva il tuo momento, che dura anche solo una serata, e non c'è via di scampo. Devi prendere l'aereo. Ed eccomi qui.
Intanto mi sono gustata la mia cuginetta..crescita tanto dall'ultima volta che l'ho vista.
MI separa solo una settimana dalla partenza per il Messico e comincio ad essere smaniosa ed eccitata all'idea.

domenica 7 ottobre 2007

Attesa

Ringraziando la ryanair mi devo bere 45 minuti di ritardo nell'aeroporto di Forlì, che è, per la cronaca, uno dei più tristi della storia..Dotatodi wi-fi a pagamento. Io una roba del genere onestamente non l'ho mai vista. Il Wi-Fi a pagamento? W l'Italia. Unico paese in cui questa cosa è possibile credo.... Pazienza. Io sacrifico lo spuntino di mezza mattina e mi pago mess'ora di internet.
Devo ricordarmelo ogni volta che compro un biglietto aereo che non devo prendere biglietti per la mattina. Va' a finre che sono due settimane che non dormo e poi quando devo partire la mattina non dormo la notte perchè ho paura di non svegliarmi.
Come al solito, quando torno a casa, non riesco a fare nemmeno la metà delle cose che vorrei. Sono diventata bravissima ad ottimizzare i tempi, ma zero. Gli incastri magici hanno i loro limiti ( e le ore del giorno restano 24)...
Come al solito sono stravolta di emozioni e me ne ritorno in terra irlandese con una metà tra ansia di voler restare in Italia e insofferenza a molte cose in Italia..
Dai torno il prossimo fine settimana a completare il giro di visite e rincontri. Qualcuno che promette di venire e non si sa se lo farà e qualcuno che dopo tanto tempo si è rifatto vedere.
Mio padre alla fine è stato dimesso dall'ospedale, triste e sconsolato, ma neanche messo male. Per il Messico è pure contento. Ci è stato anche lui. Quindi è ufficiale, si parte il 23 ottobre e si ritorna il 18 novembre. Ho comprato la Lonely Planet...Ha la dimensioni di GUerra e Pace.
OK vado al Bar, qui internet costa davvero troppo.

domenica 30 settembre 2007

Oggi 30 settembre

In una tranquilla umida domenica di fine settembre mi ritrovo a lavorare una decina di ore. Cosi' come ieri. Milioni di attenuanti. Chiusura trimestre, lavoro straodinario, strapagato e stratassato. Piove, il tempo fa veramente pena, eppure io avrei assolutamente preferito godermi il divano. Il letto. Un cinema o qualsiasi altra cosa...Siamo qui, siamo in tanti, facciamoci coraggio.
Sono nella mia casetta nuova da poco piu' di una settimana e sto lavorando come una matta cosi' non me la posso nemmeno godere.
C'e' una vetrata immensa cosi' luminosa.
Chissa' che non sia la volta buona che mi fermi in questa casa per tutta la mia permanenza irlandese.
Alla fine ho deciso anche la meta delle mie prossime vacanze. Messico (e nuvole). Il mio manager mi ha approvato l'innumerevole quantitativo di giorni chiesti, il biglietto aereo non e' costato una follia e la Madda viene con me.
L'itinierario e'in via di sviluppo.
Purtroppo c'e' una complicazione sulla salute di mio padre che mi vedra' nei prossimi due we in Italia a monitorare la situazione. Non credo sara' una cosa che mi impedira' di partire, ma e' una cosa lunga. Avendolo saputo prima, ovviamente, avrei almeno aspettato a compare il biglietto.
Con questa cosa di mio padre sono diventata nervosa e insicura (no che prima brillassi per rilassatzza e sicurezza). Ho sentito tanto la mancanza delle perosne che mi sono piu' care, cercando di valutare se sia il caso o meno di ostinarsi a rimanere quassu'...Vacillando. Niente d grave. Semplicemnte un po' di bassi.
Immagini che ricompaiono all'orizzonte e un po' di sana nostalgia...
POi sempre la storia di cambio casa, magari lavoro..Tutte le persone che qua vanno e vengono che e' un piacere. Non fai tempo ad abituarti ad uno che gia' ti devi disabituare..
Mah, forse e' solo il delirio di una domenica di extra-lavoro. O di un periodo piatto dove non succede molto se non cose non proprio felici.
Spero di poter andare in vacanza davvero. Lo spero perche' vorrebbe dire che mio padre stabene, lo spero perche' ho bisogno di ricaricare le pile...Chissa' che portando il corpo lontano non vad alontano anche la mente.

venerdì 7 settembre 2007

Mudanzas

Periodo di grandi manovre. Ci si organizza per un trasloco di ufficio e un trasloco di casa. Ormai vivo come una zingara. Meno male che ho preso una macchina vecchia e scassata, ma che mi garantisce che non dormiro' sotto un ponte. Giuda a destra, ma ci si abitua a tutto, e poi e' verde (speranza)...Ma si dai e' un colora famigliare.
Oggi in ufficio tutti asemblano cose piu' o meno personali dentro enormi scatoloni di plastica grigi e rossi. Ci si prepara ad andare lunedi'nel nuovo building. Non ho nemmeno capito da dove si entra. Lunedi' lavoro da casa (miracoli della tecnologia) quindi fino a martedi' non svelero' il mistero.
Nel giro di 8 giorni iniziero' anche il mio perosnale trasloco. Dopo l'inaffrontabile convivenza con i due irish e il tedesco (che mi manchera' moltissimo, se non altro perche' e' decisamente un bel ragazzo), mi muovo..Me ne vado un po' piu' a nord. Speriamo bene. 4 case in 10 mesi sono una roba da record. Guadagnassi piu' soldi andrei a vivere sola...e tanti saluti.

Data la mia sindrome da nomade permanente avevo pensato di cambiare anche lavoro as soon as possible. Questo lavoro mi rompe talmente tanto le palle che ormai ero intollerante anche con i miei colleghi. POi ho ragionato e ho pensato che posso sempre farmi un viaggetto, delle ferie vere e poi cambiare lavoro.. Morale della favola: A.A.A. cercasi consigli vacanzieri.

La questione e' la seguente: posso prendermi 3 settimane di ferie nel periodo che va dal 20 ottobre circa all'inizio di dicembre. L'idea sarebbe prendere tre settimane attaccate e attraversare l'oceano verso caldi lidi. Data la mia passione per l'Argentina, pensavo al sud dell'Argentina (con tappa obbligata a Buenos Aires), ma sono in lizza anche il Peru' dove vive un vecchio amico e il messico. Viaggio sola, quindi devo scegliere mete dove si incontrino altri viaggiatori solitari. Il Sud America e' perfetto.
Mi serve un biglietto aereo low cost. Si cercano principalemnte consigli su quali siti web mi possono aiutare. Ovviamente si accettano eventuali altre proposte e magari compagni di viaggio..

La verde Iralnda mi ha privato dell'estate vera e propria e io, quando me la vado a cercare..

Beh torno a svuotare cassetti e a riempire scatole sperando che mi vengano idee meravigliose per le mie vacanze...Nel frattempo mi godo il fine settimana.


martedì 4 settembre 2007

Quando ci vuole....





Intrattenimento al lavoro

venerdì 10 agosto 2007

Treni a Vapore

A volte capita di emozionarsi per le cose più stupide. Racconti stucchevoli e smielensi, articoli di giornale, canzoni sentite e risentite, usarate dal tempo e abusate dalla radio. A volte basta un film, uno di quelli romatici tardo-adolescienziali che ti riportano alle superiori.
Io come sempre quando torno a casa per un po' mi emoziono molto, un bombardamento di emozioni di incontri e di ricordi. Poi vacillo. Che faccio là? Perchè non torno qua? Mi sembra che mi manchi tutto quello che ho qua. Quel che c'è là, in Irlanda, mi sembra così piccolo e minimo in confronto a tutta la mia vita di qui.
Eppure trascorrono i giorni e le ore qui e mi convinco che non è ancora il momento. Devi aspettare ancora Carlotta. Manca qualcosa...La piena convinzione di avere esaurito quell'indomabile desiderio di starsene in giro.
Passerà lo so. Già si è, in parte, consumato. Ho la certezza che non sia certo definitivo restare là. Del resto come fanno certe cose a potersi considerare definitive? C'è sempre la casella probabilità e quella imprevisti..Anche quando viaggi a mille e sembri un treno in corsa che travolge tutto ciò che incontra e non si ferma mai.
Ora tutto qui è concentrato in pochi giorni, gli amici, le cose da fare. Il tempo scorre via e mi sembra che tutti siano lì per me. So che se tornassi qui non sarebbe uguale a questi momenti, brevi ma intensi. Quanto ci vorrebbe per tornare a quella routine che mi riporterebbe a cercare di ripartire?
Non è una fuga. E' più un desiderio di esaurire la cosa, per non guardarmi indietro e vedere che ho lasciato indietro qualcosa di importante.
Oggi mi sono proprio accorta che ancora non mi sono riappropriata della mia vita, nel senso dei miei pensieri. Ancora mi faccio, a tratti, travolgere da quella strana malinconia, che mi tiene compagnia e mi aiuta a piagnucolarmi addosso quando le cose non girano.
Uno sguardo sempre indietro. Poi ripartirò, perchè tanto là lo sguardo comincia a essere sempre avanti. Solo quando non esiterà più sarà il momento di tornare. Perchè la vita è una linea che gira....

mercoledì 8 agosto 2007

Back to Italy

Torno all’Italia, al sole, alle persone e ad un po’ di ozio. Torno e internet non funziona, il cellulare quasi mi esplode tra le mani, lo specchietto retrovisore della mia auto, in un momento di inspiegabile delirio si stacca e non capisco perché.
Torno e do per lo più la caccia alle persone…vorrei vedere tutti per tutto il tempo possibile e senza saltare nessuno. MI concedo una trasferta a Bologna per cercare di vedere anche quelli che non vedo mai. Ritrovo Federica, Lorenza, Federica (la futura mamma) e Alessandro. Bologna la ritrovo, assolata, deserta e più o meno uguale. Bologna mi regala ad ogni passaggio una voglia di ritorno, una malinconia velata che ,mi vorrebbe ancora camminare di fretta sotto i portici alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno.
Oggi, cercavo per lo più i libri. Faccio scorta per l’Irlanda. Li guardo tutti in fila, due non li ho trovati e tre o quattro li ho presi per caso. Per puro caso li guardo e leggo le note sulla copertina mi accorgo che di otto libri cinque sono di autori tedeschi. Se lo avessi fatto apposta non ci sarei riuscita. Non so da quale iniziare.
Uno lo punto da secoli, ma per ragioni che ora posso definire ridicole non avevo il coraggio di leggere. Un giorno all’anno di Christa Wolf. Lei è ufficialmente stata eletta la mia autrice preferita.
Non so se inizierò da quello. Alla fine ci sono due libri di Gunter Grass e uno, Opinioni di un Clown, di Boll (a proposito Guccia ho preso spunto dal tuo blog…mi hai incuriosita) che mi attraggono più intensamente (si può dire??).
Poi c’è un libro che ho comprato solo per il titolo, non mi sono nemmeno soffermata molto sulla storia…L’infinito viaggiare forse è famoso, non lo so, ma io mi sono sentita chiamata in causa. Il mio stato d’animo.
Ora ho il letto cosparso di libri, sto scrivendo sul un file di word che copierò sulla chiave USB e domani troverò il modo di pubblicare. Guardo un DVD degli Afterhours e ne scarto un altro che puntavo da tempo Walk the line, un omaggio a Johnny Cash.
Sono un po’ agitata. Improvvisamente mi rendo conto che sono ingrassata un sacco, che mi mancano tanto i miei amici, che sono legata a Parma più di quanto pensavo… Che odio di cuore quei due stronzi con cui divido casa in Irlanda. Che mi dispiace per Alex, che sarebbe un meraviglioso coinquilino..
MI mancava tanto Fra, mi manca l’esta thè…
Sono in delirio, mi mangio troppo le unghie e devo cercare di dormire….

domenica 29 luglio 2007

Domenica di (quasi) agosto

Ogni tanto mi guardo indietro e penso che la strada percorsa sia stata lunga e non proprio in discesa. A volte, anzi no molto spesso, più che una strada in salita, mi pare di aver camminato sul Tapis-Roulant, una fatica immensa rimanendo sempre allo stesso punto e con la faccia tosta di aumentarne io la pendenza per fare più fatica. A che scopo poi? A me piacciono tanto le lunghe camminate soprattutto lungo la spiaggia, che di solito è piana...
Ora ho cambiato il passo, o sono più allenata, e la strada mi sembra meno faticosa, o faticosa il giusto. si alternano paesaggi più o meno piacevoli, ma si prosegue. Normalmente.
Credevo che non ci sarei mai arrivata a percepirla così, la strada.
Mi penso un anno fa e non riuscivo nemmeno a camminare. Confusa, triste, nervosa, insoddisfatta, innamorata e delusa. Ora sono cambiate tante cose, coem se mi fossi svegliata una mattina in un posto nuovo. Da un giorno all'altro una percezione completamente diversa. Sono consapevole che non sia stato un risveglio insolito una mattina. So che sono stati piccoli passettini, di cui improvvisamente prendi consapevolezza e ti sembra di avere fatto un salto da giunness dei primati.
Mi ritrovo così in un momento in cui vorrei scrivere che è successo e non so più quale è il punto. Da dove siamo partiti? Lungo viaggio. Amori che improvvisamente sembrano non essere mai esistiti, se non in un'altra vita, fanno capolino. Li osservo un po' commossa, intenerita. Qualcosa di bello, bellissimo, che semplicemente non doveva durare se non il tempo di lasciarmi bellissimi ricordi. Improvvisamente non ha più molta importanza, guardo avanti. Sembra non esserci nulla..O forse ancora vedo, ma non guardo. Preferisco perdermi in un profumo che mi inebria ogni volta per il tempo di un respiro, profondo, come chi ha trattenuto il fiato per troppo tempo.
Buono, fresco ed estremente piacevole. Musica di sottofondo. Apro gli occhi e non vedo più nulla. Forse era un sogno.

sabato 30 giugno 2007

Overtime

Sabato di straordinari. Avrei preferito un sabato straordinario. Invece mi ritrovo qui. Altalenandomi tra il molto lavoro e l'attesa del lavoro. Che e' un po' quel che faccio sempre.
Noia mortale. Poco gratificante ed estremamente alienante. Il problema organizzativo peggiore di questo posto e' che da Lunedi' a Venerdi' devi portarti uno maglioncino perche' l'aria condizionata di uccide, poi ti ritrovi nel sabato di straordinari con un caldo torrido, che rende ancora piu' impegnativo il numero imprecisati di ore che dovremo trascorrere qua dentro.
Finalmente dopo giorni uno spiraglio di sole. Cambia perfino l'odore dell'aria.
L'altalenarsi di ultralavoro e attesa di lavoro mi lascia molto spazio per pensare, meditare e progettare.
Non so, mi sembra che se smetto non c'e piu' vita. Magari non mi muovero' da dove sono, ma mi piace pensare di poter fare qualsiasi cosa.
Forse lo faccio, per ora, solo perche' quel che c'e' in cantiere e' poco e fiacco.
In questa estate che non e' estate. Pioggia ininterrotta e riscaldamento acceso. Il sito della ryanair non offre vie di uscite. Restano i siti metereologici che mi regalino l'illusione del sole, magari non di spiaggia e bikini, ma di lunghe passeggiate si'.
Mangio porcherie, bevo orrendi caffe' e sogno l'amore. Ci spero ancora, che esiste e che pure io lo trovero'.
Per ora fiacche immagini di amori passati (e triturati) e il tentivo distratto di afferrare una mano che mi sfiora continuamente ma che non afferra la mia.
Non ho ancora capito se sogno o sono sveglia.
New message in your email, lampeggia a fondo schermo.
Oggi mi sento prorpio Bridget Jones.

giovedì 21 giugno 2007

Argentina te quiero..

La Patria

Questa terra sugli occhi,
questo panno appiccicoso, nero di stelle impassibili,
questa notte continua, questa distanza.
Ti amo, paese buttato a mare, pesce a pancia in su,
povera ombra di paese, pieno di venti,
di monumenti e gigionate,
di orgoglio senza oggetto, soggetto ad assalti,
preso a sputi ubriaco inoffensivo che impreca e sventola bandierine,
distribuisce coccarde sotto la pioggia, e schizza
di baba e stupore campi di calcio e ring.




Giusto perche' ultimamente mi e' nata la passione per il tango. Che poi non e' vero che mi e' nata ultimamente perche' amo l'Argentina e quel che ne consegue da tempo immemorabile. Diciamo che da poco mi sono data al tango.

E' nel passato, nei cortili all'ora del mate, nelle sere d'estate, nelle radio a gakena o con le prima valvole, che lui e'nella sua verita' quando canat i tanghi che lo riassumono e lo fissano nei ricordi.

Julio Cortazar - Il giro del giorno in ottanta mondi




lunedì 11 giugno 2007

In viaggio verso ovest..


Lavorare porta via tempo. Ecco che, nonstante abbia l'accesso ad internet al lavoro, ho trascurato il blog, nell'intento di trovare il tempo per raccontare il mio recente viaggio nell'ovets dell'Irlanda. Lavoro complesso e' stato soprattutto recuperare le foto della maggior parte dei partecipanti, per cercare di documentare il viaggio. Non le ho ancora recuperate tutte. Mancano ancora due perosne che mi devono recapitare le loro foto. Non aspetto oltre, che se no mi dimentico persino dove sono stata.
In occasione del bank holiday del 4 di giugno (non mi chiedete che festa era, bank holiday vi basti) abbiamo noleggiato una macchina e siamo partiti alla scoperta del "West".
Il viaggio e' partito sotto una pioggia torrenziale che ci ha accompagnato da Dublino fino a Galway, dandoci tregua solo verso sera quando siamo arrivati a Connemara e il sole e' apparso giusto in tempo per regalarci il tramonto sul lago.
Siamo partiti in sei. Cinque donne e un uomo, che non un pazzo, ma solo un uomo che secondo me alla fine dle viaggio aveva il mal di testa...Gli va' il merito della pazienza, decisamente molta. Gli va' la copla di essersi sempre fatto attendere. Poi dicono delle donne.
Di scoperte ne abbiamo fatte poche, nel senso che la zona di Galway, delle Cliffs of Moher e di Connemara sono molto famose. Era festa e c'era anche parecchia gente.
La gente dell'Ovest io la trovo molto piu' cordiale di quella di Dublino. Forse perche' a Dublino sono stanchi di essere invasi. Perche' loro, gli irlandesi, ormai qui sono in minoranza...L'ovest non e' cosi'. L'ovest e' pieno di turisti e a Galway ci sono un sacco di stranieri, ma non hai l'impressione che il paese non gli appartenga. Qui a Dublino purtroppo a volte sembra essere cosi'.
Fare il resoconto del viaggio sarebbe ripetitivo..avevamo la bellezza di tre giude e non so quante mappe. Sicuramente leggere rende meglio di tante descrizioni che potrei fare io.
C'e' una cosa che mi e' paciuta davvero tanto. A parte i paesaggi, a parte il sole che picchiava forte (mi sono riuscita a strinare le spalle), prati sconfinati e un'ottima compagnia...Il terzo giorno sulla strada che porta da Galway alle Cliffs ci siamo imbattutti in un ristorante gestito da due ragazzi, una coppia, lei e' altoatesina e lui sud-africano. Il primo posto in Iralnda dove ho mangiato davvero bene...Ma poi lor mi hanno dato questa sensazione di pace e serenita'. Il paese piccolo e abitato da poche persone. Gente che come loro tende a vivere li' solo un periodo dell'anno. Non so come spiegare la voglia che mi e' venuta di trasferirmi in un posto cosi', forse in mezzo al nulla,forse quando non c'e' il sole di quel we ti ammazzi di noia. Ma mi ha dato l'impressione di essere un posto dove puoi ritagliare i tuoi spazi. Forse l'idea non sembra orginale. Alzi la mano chi non a mai pensato di vivere dell'indispensabile continuando a fare primcipalmente le cose che gli piacciono? Il discorso e' che tra quelli che lo pensano, ci sono poche persone che lo tentano e ancora meno che lo fanno...Perche' poi ti ritrovi assorbito in una vita che non ti lascia tanto spazio. Lavori e hai meno tempo, ma magari piu' certezze, economiche chiaro, ma quanta gente c'e' che puo' vievre senza quello?
Comunque non e' questo il punto. Il fatto e' che la' in mezzo mi sentivo talmente in pace che mi dava quasi fastidio..Io non si sono abituata. Sono abituata a stili di vita tormentati. E qui a Dublino sicuramente non ti rilassi. Non ti ammazzi per lavorare come a Milano, pero' c'e' da andare, da fare.
Parlo cosi' perche' a trovare lavoro ho faticato abbastanza (per la media di qui). Alla fine esco di casa all'alba e torno sempre la sera tardi. Vivo sballottata di qua e di la'. Non mi fermo un attimo. Io sono cosi' posso fare mille cose, quindi non e' che mi pesa. ma certecose sembrano cosi' belle da fare e, forse nemmeno tanto impossibili, che sogno, un posto piccolo tutto mio, lontano dal casino per poter smetter di lamentarmi e cercare di godermi la sensazione di stare bene...Ci sono cosi' poco abiutata, che quando mi capita di sfiorarla non la riesco nemmeno a descrivere. E' una sensazione che nelle parole sembra quasi predere di significato.
P.S. Le foto sono pubblicate qui
Ci sono tre album the west 1st day, 2nd day e 3rd day...Per chi fosse interessato.

domenica 27 maggio 2007

Casa nuova..

Eccomi nella mia stanzetta nuova. Posso solo chiamarla stanzetta, rispetto a quella di prima è minuscola. Ha un letto grande. Il primo istinto che hai, quando entri, è solo di buttartici sopra.
Sto facendo un processo di personalizzazione e colonizzazione della casa. E' una casa nuova. So che farò fatica ad uscire dai confini della stanza. In poco spazio cerco comunque di creare il mio mondo.
In Irlanda fa freddissimo. Ieri pioveva a dirotto e io avevo i piedi fradici. Una pioggia torrenziale. Atipica anche in qui, dove di solito c'è una pioggerellina leggera.
L'estate sembra lontanissima, non come qualche settimana fa. Non so se sarà una stanza nuova, la senzazione di una casa divisa con qualcuno, che mi fa sentire meno sola, o cosa altro. Ma qualcosa ogni tanto cambia. La strada sembra incominciare ad essere i discesa. Mi guardo intorno come non facevo da tempo. Vedo persone e le osservo...Prima erano solo sguardi fuggenti. Ho ancora un ricordo e una sensazione dalla quale faccio fatica a separmi. E' una cosa che esiste nella mia testa soltanto. Ora lo so. Non lo posso negare. Eppure mi capita di arrabbiarmi ancora. Un leggero fastidio. La realtà che contrasta tanto con l'idea che mi ero creata di lei.
A saperlo e ad avere più coraggio sarei partita prima. Ma stasera sono nostalgica e sento il vuoto di quel ricordo. Come poteva essere così grande e così immaginato?
Devo fare in fretta a riempire quello spazio con qualcosa di vero. Senza avere paura.
Le cose capitano, basta lasciarle capitare.
Ci sono due persone a cui mando un abbraccio enorme. La prima persona perchè non la vedo da tanto, perchè mi manca, mi manca la sua presenza piena di consigli..La semplicità con cui vive le cose. Una persona che mi da tante belle speranze. L'altra persona l'abbraccio perchè lo fa sempre, voglio solo contraccambiare e dirgli che sto migliorando piano, piano. E alla prossima volta, sperando che sia presto.

lunedì 21 maggio 2007

25 songs

Allora devo risolvere il problema 25 canzoni propostomi da Guccia, alla quale devo pero; comunicare di non avere persone a cui girare l'invito..perche' se anche lo facessi mi manderebbero a cagare.
Ieri ho iniziatp questa titanica impresa e a meta' si e' cancellato il post. Misteri dell'informatica moderna o personale incapacita'?
Comunque la cosa consisterebbe nel fare un elenco delle 25 canzoni che sarebbero un po' la colonna sonora della mia vita.
Probabilmente le canzoni che scrivero' sono piu' legate al momento. Magari tra un mese ne sceglierei altre.
Per ora posso dire che l'unico elmento che non cambia mai e poi mai e' la dicosgrafia praticamente completa di Guccini a cui, la gente che mi conosce sa, sono molto affezionata.

La Canzone della Bambina Portoghese - F. Guccini
Amerigo - F. Guccini
Bisanzio - F. Guccini
Quello che non - F. Guccini
Pezzi di vetro - F. De Gregori
Le informazioni di Vincent - F. De Gregori
Due Zingari - F. De Gregori
Volta la Carta - F. De Andre'
In un giorno di pioggia - MCR
Quello che sento - C. Consoli
Estate - Afterhours
Samarcanda - R. Vecchioni
One - Metallica
Patience - GN'R
Last Kiss - Pearl Jam
Sometimes - Pearl Jam
Fiesta - Amparanoia
Where the Street Have no name - U2
Nowegian Wood - Beatles
Una nuova canzone per lei - Vasco
Stupendo - Vasco
Ventilator 80 - Ojos de Brujo
Cuore di vetro - Litfiba
The Bard's song - Blind Guardian
What's up - 4 non blondes
Englishman in New York - Sting

Alcune di queste canzoni non le ascolto da secoli, alcune sono pietre miliari del mio repertorio e altre sono semplicemnte, soprattutto in questo moemnto della mia vita, legate a qualcosa che e' molto importante...A prescindere dal fatto che possano essere belle o brutte canzoni.
Ne aggiungerei un miliardo. Se qualcuno vuole aderire all'iniziativa di scrivere l'e'enco delle canzoni, poi me lo puo' comunicare che le vado a vedere...

domenica 29 aprile 2007

Sunday

Il gusto di svegliarsi la domenica e di avere tempo per fare un sacco di cose. C'è un gran sole oggi. Fa venire voglia di sedersi sul prato, togliersi le scarpe, leggersi un libro, magari o non fare proprio niente. A volte uno passa più tempo a convincersi di una cosa che a metterla in pratica.
La solitudine a volte fa bene. E' un periodo in cui non ho tempo di fare niente, nemmeno di leggere, un po' mi manca. Non pensavo mi potessero mancare certe cose. Mi manca anche il tempo di annoiarmi. Di pensare no, quello lo puoi fare anche mentre fai altro.
Stamattina mi sono svegliata relativamente presto, ma sotto il piumone si stava così bene che anzichè alzarmi sono stata lì a poltrire.
Già immaginavo la giornata, perchè dalla tenda, per quanto oscurante sia, filtrava una gran luce.
A questo punto vado al mare, a passeggiare, a prendere un po' di colore se è possibile. Che sono pallidissima.
Che bella sensazione. Il sole. Comincio ad apprezzare il caldo l'estate. Già, perchè l'estate non è mai stata la mia stagione preferita. Ma le cose cambiano. Basta questa filosofia del bastian contrario....
Sono diventata metereopatica, quindi il sole mi mette di buon umore. Mi accende.
Dovrei pulire casa...ma preferisco il sole. La polvere può aspettare.
Buona Domenica

sabato 21 aprile 2007

Das Leben der Anderen

Giovedì sera nonostante la stanchezza mi sono forzata ad andare al cinema. Il film "the lives of others" mi incuriosiva e da tempo volevo vederlo. Beh direi che è un gran bel film. Premetto che ho fatto molta fatica. Il film qui è ovviamente in lingua originale sottotitolato in inglese. Valutando che io di tedesco non ho la più pallida idea e che non sono abituata a leggere i sottotitoli (in inglese per di più), ho dovuto prestare molta attenzione, questo probabilemnte è stato un bene, ero talmente stanca che avrei altrimenti rischiato di dormire!
Ok, comununque io è un film che consiglio. E' un film ambientato a metà degli anni '80 a Berlino Est..Una storia sulla DDR. Evito di tralasciare dettagli per togliere il gusto di vederlo. Comunque è vivamente consigliato!

lunedì 9 aprile 2007

In viaggio verso nord


Relax..Un viaggio in verso nord per regalarmi immagini che nessuna macchina fotografica sarebbe riuscita a catturare. Un altro mondo. Anche Dublino ne sembra lontana. La sensazione del limite al nord dell'Irlanda. Oceano. Tramonti da lasciare senza fiato.
E' così. Nemmeno le parole possono aiutare le immagini. Quell'Irlanda che si racconta nelle storie, nelle leggende, ora l'ho vista. Mi sento un po' più in Irlanda e un po' meno a Dublino.
Un viaggio che mi ha regalato pensieri, oltre che immagini, a volte forse anche malinconia. Ho portato con me tante persone, le saluto e le abbraccio tutte, perchè per quello che provo e per quello che vorrei dirgli e raccontarli, non bastano le immagini e nemmeno le parole...
Quando vincerò la stanchezza ubblicherò più foto, per ora solo scorci di Irlanda...


P.S.:vedi tramonto in fondo al blog!!!

P.P.S. : vedi altre foto qui

lunedì 26 marzo 2007

sabato 24 marzo 2007

Buone nuove..

E' proprio vero che quando te ne vai la tua casa ti piace di più. Ogni volta che torni. Sono tornata in Italia consapevole del fatto che se qualcosa non cambiava in fretta questo sarebbe stato l'antipasto del mio ritorno definitivo. Avevo voglia di casa, di famiglia, di amici e di abbandono della solitudine che, nonostante qualche fedele alleato trovato all'estero, mi stava soffocando. Tesa, nervosa e incazzata con il mondo, sono sbarcata a Bergamo mercoledì sera alle 20.40 circa. Alle 22.30 già mi vedevo ricoverata in un centro psichiatrico al mio definitivo ritorno in Italia...Poi giovedì mattina qualcosa è cambiato. Squilla il cellulare e dall'altra parte la voce allegra di Mika mi annuncia che ho superato il colloquio e che se sono disposta ad iniziare a lavorare martedì il posto è mia...Non stavo più nella pelle. Domani torno in Irlanda. Si incomincia da capo. Quando ero ormai rassegnata ce l'ho fatta. Tutta sola. Nonostante i fiumi di lamentele e lo sfinimento multimediale e non che ho inflitto ad alcune anime pie non ho mollato. Ora mi sono rianimata. Oggi ad un anno dalla mia laurea ho raggiunto un altro dei miei improbabili obbiettivi. Itinerando vado avanti e prima ancora di iniziare pernso già a quale sarà il prossimo obbiettivo.
Questo è l'anno del sagittario (dicono) e nella teoria di mia madre fino alla fine di marzo ci sono gli strascichi dell'anno vecchio. Bene marzo sta finendo e il 2006 mi ha messo in difficoltà. Ora vediamo se davvero incomincio a risalire la china...a me l'energia non manca mai!!!!


Mi arrogo il diritto di correggere e mi invento da sola il mio generale. Sono giusta come lo sono tutti. Che c'è da dire?
L'attende un esame, dice il generale. Un risultato particolarmente brillante non lo avrà, con questo non le dico nulla di nuovo. Mediocre si potrebbe chiamarlo, se non si sapesse che il raggio della sua intelligenza e della sua memoria, in questo momento ancora limitato, si amplierà. Lei saprà certamente la donna raggiunge il massimo delle sue capacità quando si avvicina alla trentina? Nel suo caso signorina, potrebbe verificarsi più tardi.
Sia prudente, le dice il generale. I prossimi sei mesi non saranno facili per lei. Ha i nervi scossi. Ci sono parecchie malattie in vista. Quello che lei invece sta vivendo in questo periodo lo chiamerei piuttosto uno stato passeggero di debolezza nei confronti della vita.
A questo punto il mio generale la guarda in viso, uno sguardo rapido, vuole accertarsi: ha un poco allentato le briglie, finalmente oppure no? E vede che può continuare.
Difficoltà interiori, dice ancora il generale, se ne presenteranno sempre, ogni volta che lei è posta di fronte alle decisioni.

venerdì 23 marzo 2007

Latitanza

Ciao a tutti, scusate l'assenza prolungata, ma prima ho avuto visite a Dublino e ora sono in Italia 4 gg per fare il cambio guardaroba. In casa la connessione internet è deceduta secoli fa. Per San Patrick foto cliccate qui. Sono già pubblicate su un altro blog. Essendo in un internet cafè non ho molto tempo, anche perchè qui costa più un'ora di internet che una pinta di guinness. Al mio ritorno a Dublino previsto per domenica sera porrò rimedio. A presto.

giovedì 15 marzo 2007

La sporta della spesa..

Settimana riflessiva. Talmente riflessiva che su quella panchina ci potrei essere seduta io con la sporta della spesa a dare da mangiare ai piccioni. Bell'immagine vero? Mia nonna da bambina mi portava sempre al Parco Ducale a dare da mangiare alle anantre..Mah.
Sta arrivando una mia amica da Manchester. Un'altra esule. Da Bologna all'Inghilterra. Starà qui in occasione di San Patrick. Io cercherò di documentare gli eventi.
Nel frattempo, virtualmente, mi alzo da quella panchina, prendo la mia sporta con le briciole per gli uccelli e smetto di pensare.

mercoledì 14 marzo 2007

Rientiamo

martedì 13 marzo 2007

Ich tanze mit dir in den Himmel hinein

Dopo il grande dilemma post-Cassandra ho avuto qualche giorno di riflessione, in cui mi sono data alla lettura di recupero dei fumetti arretrati, così da sciaquarmi la bocca dal piacevole sapore dell'ultimo libro. Non sono riuscita a variare molto sul tema. Infatti ho iniziato un altro libro della stessa autrice, che si chiama Riflessioni su Christa T.. La protagonista è sempre una donna (Christa Wolf scrive spesso solo di donne) o meglio una ragazza. Ovviamente sono ancora in alto mare. Ma questo libro è stato scritto nel 1969 in pieno regime comunista nella vecchia RDT. Visto che la visita a Berlino lo scorso autunno ha acceso in me una grande passione per il periodo Guerra Fredda, ora tutto quello che mi rimanda lì, lo assaporo con molto gusto. Ammetto che il gusto e sapore e passione e curiosità e quant'altro vi viene in mente in merito all'argomento è stato fortemente alimentato da un esame di Relazioni Internazionali da me preparato l'estate del 2005..Esame che ha spremuto le mie capacità di applicarmi allo studio, fino all'ultima goccia. La cosa rimmarrà contenuta fino a quando non mi metterò a studiare il tedesco o, peggio ancora (e comunque più coraggioso) il russo! Ovviamente se sapessi 3 parole di tedesco non sarei mai tornata da Berlino..Magari vivrei come squotter in qualche centro sociale berlinese (che ce ne sono un miliardo), ma almeno non pianterei madonne in Irlanda dove tra un po' pagherò anche l'aria che respiro e, soprattutto, dove tanto non imparerò mai l'inglese!


Quando si trattò veramente di scappare, portando con sè un minimo di bagaglio, lei si è sempre tenuta vicino un libriccino rilegato in seta azzurra a fiorellini e sulla copertina, scritto con una scarabocchiata calligrafia infantile: VORREI TANTO FAR POESIE E ANCHE SCRIVER FANTASIE.