sabato 16 agosto 2008

Revolution #2

Sulla scia della latitanza provo a esprimere in parole un periodo di inutili contrattempi che hanno reso vano ogni mio tentativo di mantenermi in contatto con il mondo che vorrei e, soprattutto con le persone che vorrei.
Dall'inizio di luglio ad oggi sono cambiate tante cose e assolutamente nulla. Mi sembra di dovere ricominciare. Trovo casa, mi sento sollevata per lo spazio tutto mio e solo mio. Passano giorni di grandi spostamenti che mi vedono termirare, sfinita e in un mare di lacrime, nel salotto di Mariana e Alejandro a mangiare insalata, senza avere avuto nemmeno il tempo di comprare il caffè.
Cerco di gestire gli spazi di una casa piccolina, ma che è me sembra immensa. Perchè tutto deve andare bene quando c'è sempre qualcosa che può andare storto?
Dublino assaltata da una pioggia torrenziale e il tetto di casa mia che fa acqua da tutte le parti. Mi ritrovo tappezzando la cucina di pentole e pentolini cercando di pensare che non può piovere per sempre. Padrone di casa inaffidabile e sfuggente che mi dice che il tetto ha una piccola perdita. Bene, penso io, nemmeno in Iralnda non piovesse mai...
La sistemano, così dice. Tempo due giorni e il diluvio universale si abbatte su Dublino e su casa mia. La pioggia non molla, il tetto sì. TRiste e sconsolata prendo 4 cose e mi trasferisco da Fede, dove abusivamente e sommersa da borse e borsine, tutt'ora risiedo. Ieri ho vuotato tutta la casa nella quale non vivevo più da ormai 10 gg. I miliardi di cose che ho sono così, impacchettate alla rinfusa a casa di chiunque. Non so più chi ha che cosa. Oggi andrà da Nuria che sta in Brasile, ma la sua coinquilina-padrona di casa, mi offre alloggio a settimane finchè non riprendo possesso di un luogo tutto mio.
Cose qua e là e non so più dove metterle. La macchina pure mi ha giocato brutti scherzi. Una perdita da non si sa dove che quasi mi lascia a piedi. Il meccanico l'ha sistemata, dice, ma ieri si è surriscaldata tantissimo e mi sono dovuta fermare per riempirla d'acqua.
In tutto questo delirio oggi diluvia ho la macchina piena, dveo portare via le cose da casa di Fede e trovare un altro spazio dove ripartire il resto.
Sabato vado in vacanza in sardegna una settimana. Tempistica imperfetta. Ora una casa l'ho trovata e non sarà più sola, una francese e una polacca dal primo di settembre. Restano 7 giorni in cui distribuiò cose cercando di mettere insieme quelle che mi serviranno per il vaggio. POi il ritorno e un trasloco in previsione in Notturna, perchè poi arrivano i miei genitori e io ancora senza tempo...
Al lavoro sotto pressione e il clima è veramente avvilente.
Sabato scorso la città inondata di pioggia completamente paralizzata.
Gli irlandesi sono il popolo più disorganizzato che io abbia mai visto sulla faccia della terra. Inaffidabili e inconcludenti nella maggior parte dei casi in tutto questo delirio si sono dimostrati veramente poco utili per non dire inutili.
Poi tra qui e lì incontro persone speciali, che non sconvolgono equilibri, ma anche solo per poche ore regalano grandi sorrisi. Ed è a loro, soprattutto a loro che devo tanto per non dire tutto. Se martedì non h preso un aereo e non ho mollato tutto è stato davvero perchè ci sono loro. Pochi ma buoni. Che mi regalano fiducia e speranza che le cose migliorino e che non possa davvero piovere per sempre. Anche se chi lo ha detto dovrebbe stare un po' in Irlanda. A Marco, Anna, Fede, Georgi, Ruben, Ilaria, Viviana e Nuria il grazie speciale di essere come sono...
Nomi che si intrecciano in storie che fino ad ora non ho avuto tempo di spiegare. MI si prospetta una lunga settimana...
Speriamo di saltarci fuori, un grazi soprattutto all'argentina e agli argentini. E a Pablo e al bellissimo messaggio che mi ha regalato al risveglio.
Continua...