domenica 30 marzo 2008

Sindrome da farmaco

SOno andata in cucina per farmi una camomilla e stavo per strappare la bustina per metterla nel bicchiere e diluirla con l'acqua...Comincio a pensare che ho la sindrome da farmaco, dopo aspirine, vitamine, tachipirine ora disciolgo tutto nell'acqua e inizio a girare con il cucchiaino. Qualcosa non funziona? Una devianza?

venerdì 28 marzo 2008

Andiamo bene

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

mercoledì 26 marzo 2008

Sick

Bella lì. Una settimana di nuovo lavoro e io a casa malata. Ce l'ho messa tutta. Ieri sono andata al lavoro febbricitante, sforzandomi di tenere alto il livello di concentrazione per memorizzare quello che mi stanno insegnando, mi sono imbottita di farmaci, asprine, tachipirine, sciroppi, pastiglie per la gola, vitamine, infusi, ma niente. All fine ho ceduto all'influenza, ieri sera ero in preda al panico senza nessuno che abbia avuto la decenza di accorrere in mio soccorso. Già perchè qui funziona così. Hai bisogno? ovviamente rispondo di no, sempre. Ma se una volta hai bisogno davvero, chi non è più tanto sicuro del tuo no come risposta, non alza nemmeno la cornetta. Questo mi ha fatto pensare. Io ho la pessima abitudine di non tagliare i rami secchi. In amore, amicizia, lavoro e qualsiasi altra forma di relazione io mi ritrovo a servire su un piatto d'argento una ragione per permettere agli altri di farmi incazzare. Non ha molto a che vedere con la febbre, ma intanto che imprecavo, perchè mi si è rotto pure il termometro, ho pensato che gli amici si vedono nel momento del bisogno e qui, nel momento del bisogno ne ho visti pochi e, purtroppo una se ne va' la prossima settimana.
Così riflettevo, su quanto per telefonare, se non funziona skype, ti venga fatto notare che costa stare al telefono. Bella roba. E come mi ha detto Alessandro quando è stato qui, cambia giro.
Sono molto arrabbiata e ci sono rimasta molto male e quindi ...que te den por ahi!
Comunque tornando alla mia malattia stamattina in un gesto eroico sono andata al lavoro, ma non riuscendo a stare più di 30 secondi senza tossicchiare come una tisica, la mia team leader/manager/supervisor, mi ha detto che potevo andare a casa onde evitare infettare i baldi giovani che mi stanno facedo il training. MI spiace molto, sono mortificata. SE fosse stato venerdì avrei tenuto duro, ma mancano ancor atre gg al we e, nonstante la buona volontà, non ce la potevo fare.
MOrale della favola, sono andata dal medico, che mi ha dato tre giorni e degli antibiotici da prendere. Si è raccomandato di non uscire e di non prendere freddo e mi ha detto che in questo periodo c'è pieno di malanni.
DOmani chiamerò e comunicherò la cosa, pare brutto? se ce la faccio mi sforzo almeno venerdì di andare, perchè proprio tranquillina a casa non ci riesco a stare..
Tele piccì dipendenza e troppa solitudine. Ieri ho pensato che era molto brutto essere a casa malati senza nessuno che ti prepara almeno una minestrina. I miei coinquilini sono gentili e disponibili, ma non è la stessa cosa. Per la centesima volta negli ultimi mesi mi trovo afflitta da dubbi amletici se sia il caso o meno di levare le tende. Manco avessi trovato il lavoro dei mei sogni o l'uomo della mia vita. Poi mi ripiglio e penso che ci sono ante belle cose anche qui. Sicuramente qualche inputs esterno in più e qualche psiconano in meno. Tiro fuori la bilancia e inizio a metterci su le cose per vedere da che parte pende il piatto e ho paura del risultato. O forse è solo la febbre. Domani passa.

lunedì 24 marzo 2008

Buona Pasquetta

Con ritardo e ritardata il mio augurio di Buona Pasqua giunge sul blog. Più che Pasqua è buona Pasquetta, e io, malata. Malata di brutto. La scorsa settimana, martedì per l'esattezza, ho iniziato il nuovo lavoro, quindi pare brutto che domani chiami malata, ma di fatto ho la febbre, la mia gola sta a pezzi e ho le ossa di una novantenne con l'artrosi. Bella roba. Io vado tento e se proprio rantolerò al suolo andrò a casa.
Per quanto riguarda il lavoro, sono contornata da un elevato numero di francesi, una gran scarsità di italiani e spagnoli e, il mio mentore è uno svizzero tedesco che mi fa sentire incredibilmente a disagio. Ecco in realtà se fosse fuori a bere una bira sarebbe decisamente uno a cui avrei anche qualcosa da raccontare. Ma lui è lì nel suo mondo tranquillo beato e pacifico e quando mi parla, dall'alto della sua conoscienza, io mi siedo sulla punta della sedia prendo appunti alla velocità del suono e sono super-tesa. Oh mamma!
NOnostante la sensazione di stare in un collegio svizzero il lavoro è decisamnete più interessante del precedente. Ad ogni domanda le persone hanno pure una risposta.
Mi pare chiaro che mi dovrò ampiamente dare da fare.
Per quanto riguarda altri elementi di rilievo, giovedì notte alle 2.45 am è scattato l'allarme antincedio in questo palazzo. Così noi, vestiti al volo e stravolti (chi non lo è alle 2.45 di un giorno qualunque), abbiamo assistito alla sfilata dei pompieri, arrivati con comodo che venivano a verificare che non ci fossero incendi. Sorvolando sul fatto che è stato un atto di vandalismo (e qui sono volati un paio di accvidenti), quello che io mi domando è, ma se ci fosse stato un incedio vero la casa sarebbe andata a fuoco completamente dato il tempo che questo gruppo di aitantio giovani ci ha impiegato ad arrivare. Mah...
Sfilata di soggetti tra i quali mancava Grisù (non so come si scrive), sono arrivati che sembravano reduci dal viaggio della speranza. Uno aveva un martello che sembra una clava, avevavo la stessa reattività che avevo io e ci hanno impiegato mezz'ora solo a disinnescare l'allarme. Sì insomma speriamo che non ci sia un vero incendio.
A conclusione del lungo we, venerdì sera c'è stato un tentativo di andare fare un viaggio nel sud ovest dell'Irlanda. Dico tentativo, perchè tutto quello che poteva andare storto è andato storto. E come ciliegina sulla torta la mia influenza, che ha creato non pochi problemi, essendo io l'unica autorizzata alla guida della macchina a noleggio...Siamo tornate disctrutte ieri sera. Con un terzo del viaggio completato..NOnostante tutte belle immagini che si possono ammirare nei due album alla sx del blog..MI sono emancipata e ho adottato Picasa. Mi riprometto di tornare al più presto a completare il giro.

domenica 16 marzo 2008

Adios IBM

Il tempo non ce la fa. Di male in peggio. Quintali di acqua sono scesi dal cielo. Ieri era tutto grigio buio e uniforme. NOn smetteva più. Oggi è, per lo meno altalenante. Week end di San Patrick, l'Irlanda si veste di verde ancora di più. Fiumi di alcool e di persone. Non ho grandi progetti. Mercoledì ho dato l'addio all'IBM e in questi giorni mi sono riposata in attesa di una nuova avventura. Inizio martedì. Il lavoro non mi crea grandi preoccupazioni. In compenso mi crea grandi preoccupazioni la mia macchina, l'ho portata due volte dal meccanico ogni volta che ne esce torna con un problema risolto e un problema scoperto. Questa cosa mi rende isterica. Primo perchè non è che la mie nozioni di meccanica mi portino molto lontano, secondo perchè è una continua fuoriuscita di denaro. Insomma la macchina mi sarà fondamentale per raggiungere il posto di lavoro, quindi che fare? Imprecare è inutile (ma scontato), incrociare le dita, sperare, ma soprattutto risolvere qusto noiosissimo problema. Che non è la fine del mondo, ma una di quelle cose irritanti che ti fa rendere conto di quanto dipendiamo da cose superflue. Come quando ti scordi il cellulare a casa e stai nervoso tutto il tempo, perchè chissà, magari ti chiama prorpio quella volta, una persona che proprio dovevi sentire, percheè magari con quella telefonata sarebbero potute cambiare le sorti del mondo..Sì insomma sono inviperita con il meccanico. Ora giusto per non protrarre a oltranza il problema cambio meccanico, per la serie ritenta sarai più fortunata.
Dell'IBM non credo sentirò una gran mancanza, mi dispiace ovviamente per alcune persone, ma cambio lavoro, non paese!
HO ricevuto pure un regalo quando me ne sono andata..Un bellissimo braccialetto e un voucher da spendere nel mio negozio preferito (già consumato speso in ulteriore cianfrusalglia).
Domani quindi grande sfilata di San Patrick e martedì al via la nuova avventura. Arriveranno aggiornamenti e la mia macchina si riprendraà (spero)...

lunedì 10 marzo 2008

There will be blood

Ecco una cosa che non faccio mai. La recensione di un film. Sono settimane che rompo le palle che voglio andare a vedere No Country for Old men e sono stata boicottata. Cioe' io avevo detto che hanno dato l'oscar a Bardem, che io Bardem l'ho incomntrato a Madrid quest'estate e mi faceva figo dire che ho incontrato un premio oscar e palle del genere... Che il film e' particolare, ma forse e' bello. Dai che i Coen quando ci si mettono possono sorprendere...MOrale della favola NO.
Andiamo a vedere quello di Daniel Day Lewis che di quello con Javier Bardem mi ha detto che e' strano...Dico io "ma guarda che quello con Daniel Day Lewis e' una mazzata sulle gengive" noooooooooooooo. Ecco bravi allora andiamolo a vedere.
partiamo dal concetto che Daniel Day Lewis quell'oscar se lo merita tutto, perche' e' bravissmo. Anche se secondo me quel pazzo invasato che fa la parte del prete se lo meriterebbe pure lui... Il film e' un bel film, ma sono 2h e quasi 40m e non e' un film di Walt Disney, quindi magari arrivi alla fine che esci voletieri dal cinema.. Insomma morale della favola c'e' bisogno di grandi motivazioni per andare al cinema a vedere quel film...Come per leggere Dostoevskij. Ci vuole motivazione. Devi essere convinto di volerti imbarcare in un impresa del genere... Siccome e' ambientato tra i pozzi di petrolio americani all'inizio del secolo scorso a uno deve pure interessare un minimo l'argomento.
Comunque a chi mi ha snobbato il Bardem e si e' alzato dal cinema dicendo che il film era pesante aggiungo solo "uomo avvertito mezzo salvato". Alla fine io l'ho apprezzato piu' di quanto pensavo avrei fatto. Nel senso che il film e' fatto bene. Un po' angosciante, lui e' un uomo arrabbiato (con chi non si sa) dopotutto...E ammetto anche che il tempo passa...Soprattutto perche' settimana scorsa sono andata a vedere My Blueberry night (in Italia un bacio romantico - che non centra una mazza) e quello e' veramente un film lento, che avrebbe la pretesa di non essere tale. Nel senso che si suppone essere una commedia. Alle signore dico che in quel film Jude Law toglie il fiato. Aggiungo che l'idea e' carina, anzi bella, ma lento, troppo lento.
Insomma ho finito la mia recensione cinematrografica e aspetto con ansia The Other Boleyn girl e The Children of Glory (questo decisamente piu' dell'altro) per tornare al cinema. In realta' c'e' In Bruges al cinema ora che non sembra male...Finche' ci sono queste giornate piovose...

domenica 2 marzo 2008

Perchè gli amici...

Finalmente ho comunicato al mio manager che me ne vado. Ultimo giorno di lavoro in IBM, il 12 marzo. Inizio il lavoro nella nuova azienda sei giorni dopo. POtrò riposarmi un po' e non fare assolutamente nulla.
Sono un convulso miscuglio di contrastanti sentimenti. Mi vedevo già quasi tornare a casa e ora mi vedo a darmi una nuova opportunità qui. Un sacco di persone sono andate o pianificano di andarsene. Ho ovviamente e onestamente paura che il cambio lavoro non sia abbastanza.
Il fatto che Alessandro, dall'Italia sia venuto a trovarmi a stravolto il mio già precario sistema nervoso. Perchè lo conosco da molto tempo, perchè con lui ho condiviso tante cose, perchè mi sembra uno che casca sempre in piedi. Uno che sa quel che fa anche se magari è una stronzata. Non è che io sono una disgraziata, ma lui ha quel modo di fare le cose sempre così convinto. Mi fa impressione che ci siano persone così che riescono a non farsi prendere da panico ed esitazioni. Eppure anche lui è un po' spiantato. Cioè, non è che è uno che sa che farà da grande, (o forse lo sta già facendo ma non lo dice) eppure non è un sussegursi di continue crisi.
Poi io ci ho parlato tanto e ne avevo bisogno, perchè lui segue il filo del discorso più di me, perchè mi da dei consigli e perchè sa come sono. E non si comporta con me come se io fossi una che casca sempre in piedi, una che è forte. No no, lui sa bene quanta fatica faccio. E' che quando lui è stato qui mi sembrava di fare meno fatica. Sarà l'affetto di un rapporto che ha tanti anni. Saranno i milioni di volte che mi ha sopportato e supportato. Saranno che mi ha portato fortuna che ho trovato lavoro proprio quando lui era qui. Come quando all'università mi accopagnava a fare esami che lui tanto non faceva.
Perchè lui, quando mi parla, lo fa talmente convinto che mi convince anche a me. Penso sempre che quando tornerò in italia, magari andrò a Bologna e lui sarà sempre là per 4 chiacchere e un caffè. E lascerò la macchina nel suo cortile perchè a bologna non si trova mai parcheggio e sua mamma mi inviterà a pranzo o a cena. CHe sua mamma fa l'unico ragù che mangio.
MI ha lasciato un peluche di Pluto che mi ha portato perchè non mi sentissi sola e mi sembra che mi faccia compagnia come lui. Cerco di seguire i suoi consigli, ma ora nonostante l'entusiasmo del nuovo lavoro, ho paura che faccio una minchiata. Ma no, non torno a casa, non ancora. Ma quanto mancano gli amici? CHe ti danno i consigli e, porco cane, ne sanno sempre una più di te.
Sarà la domenica sera, sarà che ieri c'è stata festa a casa mia. Sarà il tempo che oggi è cambiato 10 volte..Sarà solo l'ansia da nuovo lavoro. Ma ho bisogno di coccole. Guardo pluto che sembra legga il post che sto scrivendo. Chissà se lo capisce più di me. Beh, buonanotte...