mercoledì 27 febbraio 2008

News

Sui vostri schermi prossimamente:

Ho trovato un nuovo lavoro. Inizio il 18 di marzo. Il giorno dopo San Patrick, chi vivra' (o soppravvivera') vedra'.
Domani mi licenzio.

La speranza e' l'ultima a morire. Se va' male boicotto definitivamente l'Irlanda e mi muovo verso la penisola Iberica...

Per quanto riguarda IBM, nella nuova azienda hanno computer DELL. Meno male iniziera' un reale processo di disintossicazione.

mercoledì 20 febbraio 2008

Back to Dublin (vol.2)

Domani avrei avuto un colloquio. Lo avrei avuto per il ruolo di PACT Operator, che onestamente non so neanche cosa vuol dire. O meglio in cosa consiste. La ditta non era male e, forse, anche lo stipendio. Ma mi sono riletta un certo numero di volte quel che dovevo fare...Molti dubbi. Ho pensato che non aveva senso frustrarsi per preparare un colloquio per un lavoro che forse non mi interessava. MI spiego meglio. Non ho trovato, in Irlanda, un lavoro che mi interessa, ne' quel che faccio ne' tra quelli che potrei fare. Io sono probabilmente noiosa e, come mi dice sempre Federica, mi accontento facilmente. Ma anche no. Ma non e' questo il punto. Il punto e' che avrei perso due ore a fare una roba complicata in cui loro non avrebbero scelto me e io non avrei scelto loro.
Domani e venerdi' sono in ferie. Sta arrivando Alessandro e allora perche' frustrare la sua permanenza irlandese con i miei inquietanti colloqui?
Ne ho un altro venerdi'. Questo sembra meglio, o per lo meno e' alla mia portata...Poi insomma e' un corso di sopravvivenza. Cambiare lavoro solo per sopravvivere piu' a lungo qui. Ma perche'?
Ecco questa e' la domanda a cui sto cercando di dare risposta...Che senso ha sopravvivere qui? Quale ostinazione?
Mah..
Quando avro' la risposta avro' superato il problema. Comunque dal mio week end in Italia sono maturate altre nuove possibilita'. Cerchero' di ammazzare la pigrizia e attivarmi.
Per il resto sono bionda (prima o poi pubblico una foto). Ho pubblicato le foto di Londra qui..Sono una marea, ma se uno e' curioso..Ne ho appiccicata una anche in fondo a questa pagina e un paio ve le metto pure qui. Bella Londra.

giovedì 14 febbraio 2008

Viz(z)i di famiglia

Domani vado in Italia per il we. Stasera sono impegnata, ragione per cui, ieri sera ho preparato un valigione di roba da riportare in Italia. Ho amaramente constatato che ho un quantitativo di cose inutili preoccupanti. Allora partiamo dalla mia bacheca di sughero con orecchini appesi. Figurano 32 paia di ogni colore, forma e provenienza. Ne ho qualcuno in una scatola e piu' o meno lo stesso quantitativo in un'altra bacheca in Italia. Ho un numero non precisato di braccialetti e collane, qui e a casa. Le borse si contano a milioni e una buona parte verranno riportate in italia. Ne ho di tutti i gusti e colori (tutti perche' sono fissata coi colori). Paia di calze: incontabili. Maglioni, maglioncini, magliette e canotte da non credere. Concludo con un guardaroba coronato da un notevole quantitativo di gonne, pure quelle di ogni forma colore e dimensione. Con le scarpe sono un po' piu' trattenuta (o e' illusione). Morale della favola ho una propensione marginale all'accozzaglia di cose, notevolmente al di sopra della media. Questo alla faccia della mia stanzetta dublinese che e' un metro per due (pero' l'armadio e' grosso).
In realta' non trascorro le mie giornate in preda allo shopping frenetico. Bensi' conservo tutto e lo ammucchio con cura. La tragedia e' che mia madre e' peggio di me e mia nonna (dall'altro ramo della famiglia forse anche peggio). Quindi la mia collezione di vintage voluto e non e' semplicemente un'eredita', una dote di nozze (che per altro non avverranno mai).
Mia madre ha conservato oggetti non indentificati e vestiti di ogni epoca. Mia nonna con borse e braccialetti detiene un primato da mercante in fiera. Ha un garage (doppio) straripante di cose..Praticamente un rigattiere, ordinate qualcosa e lei, come il genio della lampada, puo' esaudire ogni vostro desiderio.
Siccome torno da Londra e mi sono fatta un'overdose di mercatini, mi sono chiesta se non sia il caso di mollare tutto., affittare un camion caricare le cose, girovagare per il mondo barattando cose per cibo o per altre cose..il rischio e' che in India o Latino America mi debba ricorrere ad altri camion per sostenere la mole di acquisti...
Va' beh torno al lavoro (o meglio inizio a lavorare)..

P.S. Quel viz(z)i e' solo duvuto al fatto che c'e' chi sostiene che i parmigiani mettano le doppie anche dove non servono..ecco che abbiamo vet(t)ro, med(d)ie...ect ect...Precisno che io non ho la R per niente...

martedì 12 febbraio 2008

Back to Dublin (che culo)!!

Fine settimana a Londra. Tornare a Dublino e' stato come tornare in uno squallido quartiere di periferia. La cosa piu' bella di Londra e' l'inglese. Arrivo in ostello.
Reception. Conversazione tra me e il receptionista.

R: Hi! Check in? (Sgamata al volo la pronuncia ispanica con la H pronunciata come la loro J suono decisamente meno soave della H inglese)
C: Hi, yes thanks

MI da un form da riempire e io lo compilo e lo restituisco.

R: Asi que eres Italiana? (cosi' sei italiana)
C: Si, tu espanol supongo (ma perche' uno spagnolo ad un italiano parla sempre in spagnolo?)

Salgo trovo un altro receptionista con marcatissimo accento spagnolo, ma probabilmente sudamericano..Faccio finta di niente la sera torno e mi fermo in reception a chiedere una coperta...
Parto con un inglese italianissimo e dopo il primo Hello il tipo mi guarda e mi risponde:

R: Aspeta che vuoi? (ho omesso una T apposta)
C: Ah parli italiano con accento spagnolo...forse sudamericano
R:Soy de Venezuela pero mio papa' e' friulano...
C: Bene voglio una coperta..Una manta...
R:Si espera...

Aspetto lui torna con la coperta mi dice qualcosa vado nella Luggage Room e il ragzzo (messicano) mi da la mia borsa...
Vado in camera e mi trovo a dividere la stanza con una ragazza francese e due australiane...Dai che almeno mi multiculturalizzo (penso).

Il giorno dopo vado al mercato do Camden (prima che esplodesse l'incendio, grazie a dio)...mi fermo 20 minuti a parlare con una tipa che vendeva cose bellissime e lei tanto per cambiare mi chiede se sono spagnola..MI veniva da piangere e ho pensato (I wish)...
Cambio di bancarella, la tipa era spagnola aveva vissuto in italia e palle varie.. Ho pensato (va' beh ci rinuncio)..
La sera giravo per Soho che stavano preparando il capodanno cinese (che era domenica) e ho pensato che non c'erano speranze probabilmente avrei trovato un cinese con accento madrileno che mi diceva che era nato a Pechino ma era cresciuto a Vallecas (noto quartiere popolare nella perifaria madrilena)..
Che devo fare?
Ho pensato che andro' a fare un corso di spagnolo a Salamanca. Patria dei corsi per stranieri, cosi' finalmente riusciro' ad usare le mie misere nozioni di lingua inglese...Hasta la Victoria siempre (che cosa centra?)!!!

giovedì 7 febbraio 2008

Di amore e di altre sciocchezze

Ieri giorno di ferie, camminavo per la città, perchè è rispuntato il sole e mi sono imbattutta in questa panchina...
Scusate questo pseudoromanticismo in versione film di Scamarcio, ma mi ha fatto sorridere questa scritta. Non ho mai avuto una gran passione per le scritte, non sono mai stata una di quelle che incideva sui banchi, nonostante abbia studiato all'istituto d'arte e nonostante girassi con carpettoni colorati con su ogni forma si decorazione. Nonostante abbia avuto a mia volta lo zaino (Invicta viola e verde, ndr) zeppo di spilline e scritte e applicazioni di stoffa. Nonostante usassi l'UNIPOSCA di tutti i colori per colorarmi le unghie. Nessun vandalismo (se così si può chiamare) se non su me stessa. Però questa scritta era così carina e romantica che non ho resistito alla tentazione di fotografarla e di immaginare, anche con un po' di invidia, la persona che ha scritto questa cosa. E la sua faccia.
E ho pensato a quando è stata la prima dichiarazione d'amore..Che bella sensazione. Ecco cosa manca fondamentalmente nella mia vita: l'amore. Lo dico con un sospiro da Cenerentola. Conduco un vita che, non so perchè, mi vede molto lontana dall'amore. Un mio amico mi ripete in continuazione che se lo cerchi non lo troverai mai. Ma come si fa a non desiderarlo? L'ultima volta che mi sono innamorata ho sofferto tantissimo. Ferita a tradimento da uno stronzo qualunque. Se il responsabile si leggesse tra queste righe, prosegua pure nel suo esame di coscienza, non verrà mai assolto dalle sue colpe...Sono nella lunghissima e tragica fase del l'odio, ma lo devo ignorare.. L'indifferenza uccide. Va' beh non ha niente a che vedere con la foto...
Però già che ci sono aggiungo che "chiodo scaccia chiodo" è una cagata bestiale, ma in questo mio lungo calvario per dimenticare lo stronzo di sopra un altro chiodo mi darebbe a questo punto una mano.
Siccome con gli uomini sono letteramente incapace di interagire, magari non come persona, ma come donna sicuro...MI appello all'aiuto divino, che poi forse sarebbe meglio di-vino (o data la mia ubicazione geografica di-birra) che magari mi lascio un po' andare...
Va' beh era per dire..
Comunque la mia prima dichiarazione d'amore risale ad un secolo fa, e quella scritta me l'ha fatta venire in mente e continuo a sorridere a ripensare a certe cose...
Aggiungo che questa è la seconda giornata di sole consecutiva. Che sono in ferie e che oggi ho un colloquio e domani vado a Londra.
Ho esaurito le nevrosi.
See you soon



venerdì 1 febbraio 2008

In continuo movimento?

Sono ancora nella fase lunghe pause e grande confusione. Io non riesco a capire cosa sia, il clima, il lavoro, questa esigenza e intransigenza che manifesto continuamente verso me stessa. Questo qualcosa che mi manca cosi' insopportabilmente.
Ogni parte di me mi dice che devo fare qualcosa, che devo muovermi in una direzione o nell'altra. La prima, la cosa piu' semplice, e' quella di cercare un altro lavoro. Mi sento dentro un film anni '30. Lavorare in condizioni disumane. Non fisicamente disumane. Ovvio sono seduta davanti ad un computer, non porto a spalla le pietre per costruire una piramide. Ma questo posto e' contro la mia natura. In questo posto, il sistema pressa per sopprimere chi ha personalita' forti. Allora io non sono sicuramente un leader carismatico di altri tempi, ma ritengo di avere una personalita' abbastanza spiccata. Non lo sopporto piu'. Stamattina in macchina ascoltavo Amerigo di Guccini che mi ha fatto venire tanta malinconia. Ovvio che non mi rivedo in quelle parole. Parla di una vita dura, ma di sensazioni in cui a volte mi rivedo...Forse perche' mi rivedo in quel fiume di persone che se ne vanno da casa alla ricerca di qualcosa.
Beh qualsiasi cosa io cerchi non e' qui. Non bastano cieli bellissimi aria fresca e colori sgargianti. Non bastano perche' il grigiore del clima spesso offusca tutto questo. Dall'inizio dell'anno il cielo e' stato azzurro forse due giorni e io, onestamente, di svegliarmi e rimanere al buio tutto il giorno non ne posso piu'. Ecco cosa e' un anno e tre mesi stanno prosciugando la mia capacita' di sopportare questo. Soprattutto perche' non ne trovo piu' le ragioni.
L'Irlanda e' un paese pressapochista. Soldi facili, ma un gran calderone di niente. A Dublino la cultura irlandese e' stata soffocata dallo strabordante arrivo di stranieri. I giovani irlandesi hanno perso tutto cio' che e' loro cultura, travolti da un'ondata di benessere che li ha trasformati a massimi esponenti del consumismo. Escono vestiti di tutto punto (e di cattivo gusto) e dilapidano interi stipendi in nulla. L'approdo e l'utilizzo smodato di droghe nel paese, ha creato e sta creando conflitti tra gruppi, pericolosi quasi quanto lo e' stata l'IRA. Questo riportava qualche settimana fa un quotidiano locale.
L'Irlanda funziona oggettivamente meglio dell'Italia, d'altra parte basta poco, ci sono servizi per ogni cosa e il mondo e' a portata di click. Non hanno problemi economici, hanno un governo stabile, ma non so se e' di destra o di sinistra. Sono cattolicissimi ma ci prendono in giro come se il Papa fosse roba di casa nostra. Non pagano il bollo sul passaporto, non pagano le spese bancarie, per avere la connessione internet o il contocorrente on line bastano due giorni.
Noi impazziamo per tutto.
Abbiamo una classe politica che fa pieta', o forse anche peggio. Siamo per tanti aspetti, arretratissimi rispetto all'europa. Abbiamo smesso di pagare i costi di ricarica sul telefonino l'anno scorso, paghiamo l'assistenza sanitaria pubblica, ma poi anche il ticket...Paghiamo per chiudere un conto corrente bancario (ma siamo matti?). Paghiamo tasse universitarie che uno non ci crede. Paghiamo il passaggio quando cambiamo la macchina (qui spedisci il libretto in una busta con il cambio nome e te lo rimandano a casa un mese dopo).
L'italiano medio si lamenta di tutto e non va' a avotare perche' magaru c'e' il sole e preferisce andare al mare. Frase di rito, ma tanto non cambia niente...
Non voglio soffermarmi sui fatti delle ultime settimane, perche' davvero non ho piu' niente da dire. Ho cercato di spiegarlo a qualcuno. Ma i fatti sono cosi' inconcepibili che non ho parole. Basita. E qui o ci sei dentro e lo capisci oppure nada... ma tu ha un olandese che ti chiedi se sei pronto ancora al "blu sky" che gli rispondi?
Niente e quindi io taccio e se ancora penso di andarmene da qui per tornare a casa e' solo per nostalgia. Si concretizza sempre di piu' la prospettiva di muoversi verso il sud dell'europa. Ma non verso il Bel Paese, bensi' verso terra di Spagna. La buona padronanza della lingua spagnola. La comprensione culturale che ho del paese, il gran numero di amici che ho la' e quelli che ho in Italia, ma che in Spagna ci andrebbero (e forse ci andranno volenteri) mi dice che forse dovrei spostare il mio regal bottom da quelle parti.
Tutto in forse. Mi muoverei comunque per l'estate, qui non mi ci vedono neanche dipinta a morire di freddo e desolazione, quando c'e' un sole che brucia sopra di noi...Ma come faccio a resistere in IBM almeno altri tre mesi? Sto a pezzi. Lunedi' e mercoledi' ho avuto pesanti crisi di ansia. E poi non dormo, proprio no. la mia vita e' condizionata da quetso posto.
Cerco altro, lo sto gia' facendo, ma per pochi mesi? Eppure io qui non so neanche se posso resisterci poche settimane...Poi insomma forse prima di rivoluzioni e' meglio ripigliarsi un po' no?
Poi penso a cosa veramente mi piace di qui. Ho amici per lo piu' spagnoli, argentini e italiani. la cosa che faccio che piu' piace qui e' il tango...Gli unici due uomini veramente degni di nota che ho incontrato qui, nel senso su cui fai un pensiero serio, sono entrambi spagnoli...Quasi la totalita' delle persone mi attribuisce come nazionalita' prima la spagna e solo in seguito la italiana. Mi dicono che parlo inglese con accento spagnolo (non e' un complimento!) che devo fare?
Va' beh alla fine facile stare seduti e dare consigli, ma qui c'e' una vita da muovere...Abitudini da cambiare e decisioni da prendere...Interessante quanto vuoi. Con la prospettiva di stimoli molto piu' forti di quelli che ho qui, ma sinceramente, ho paura, confusione, esitazione e molto sconforto. Quando non stai bene vedi solo certe cose e non ne vedi altre...IO che mi contraddistinguo per impulsivita' instabilita' forse dovrei stare seduta un momento e non prendere decisioni affrettate..