In una tranquilla umida domenica di fine settembre mi ritrovo a lavorare una decina di ore. Cosi' come ieri. Milioni di attenuanti. Chiusura trimestre, lavoro straodinario, strapagato e stratassato. Piove, il tempo fa veramente pena, eppure io avrei assolutamente preferito godermi il divano. Il letto. Un cinema o qualsiasi altra cosa...Siamo qui, siamo in tanti, facciamoci coraggio.
Sono nella mia casetta nuova da poco piu' di una settimana e sto lavorando come una matta cosi' non me la posso nemmeno godere.C'e' una vetrata immensa cosi' luminosa.
Chissa' che non sia la volta buona che mi fermi in questa casa per tutta la mia permanenza irlandese.
Alla fine ho deciso anche la meta delle mie prossime vacanze. Messico (e nuvole). Il mio manager mi ha approvato l'innumerevole quantitativo di giorni chiesti, il biglietto aereo non e' costato una follia e la Madda viene con me.
L'itinierario e'in via di sviluppo.
Purtroppo c'e' una complicazione sulla salute di mio padre che mi vedra' nei prossimi due we in Italia a monitorare la situazione. Non credo sara' una cosa che mi impedira' di partire, ma e' una cosa lunga. Avendolo saputo prima, ovviamente, avrei almeno aspettato a compare il biglietto.
Con questa cosa di mio padre sono diventata nervosa e insicura (no che prima brillassi per rilassatzza e sicurezza). Ho sentito tanto la mancanza delle perosne che mi sono piu' care, cercando di valutare se sia il caso o meno di ostinarsi a rimanere quassu'...Vacillando. Niente d grave. Semplicemnte un po' di bassi.
Immagini che ricompaiono all'orizzonte e un po' di sana nostalgia...
POi sempre la storia di cambio casa, magari lavoro..Tutte le persone che qua vanno e vengono che e' un piacere. Non fai tempo ad abituarti ad uno che gia' ti devi disabituare..
Mah, forse e' solo il delirio di una domenica di extra-lavoro. O di un periodo piatto dove non succede molto se non cose non proprio felici.
Spero di poter andare in vacanza davvero. Lo spero perche' vorrebbe dire che mio padre stabene, lo spero perche' ho bisogno di ricaricare le pile...Chissa' che portando il corpo lontano non vad alontano anche la mente.
Con questa cosa di mio padre sono diventata nervosa e insicura (no che prima brillassi per rilassatzza e sicurezza). Ho sentito tanto la mancanza delle perosne che mi sono piu' care, cercando di valutare se sia il caso o meno di ostinarsi a rimanere quassu'...Vacillando. Niente d grave. Semplicemnte un po' di bassi.
Immagini che ricompaiono all'orizzonte e un po' di sana nostalgia...
POi sempre la storia di cambio casa, magari lavoro..Tutte le persone che qua vanno e vengono che e' un piacere. Non fai tempo ad abituarti ad uno che gia' ti devi disabituare..
Mah, forse e' solo il delirio di una domenica di extra-lavoro. O di un periodo piatto dove non succede molto se non cose non proprio felici.
Spero di poter andare in vacanza davvero. Lo spero perche' vorrebbe dire che mio padre stabene, lo spero perche' ho bisogno di ricaricare le pile...Chissa' che portando il corpo lontano non vad alontano anche la mente.