lunedì 26 marzo 2007

sabato 24 marzo 2007

Buone nuove..

E' proprio vero che quando te ne vai la tua casa ti piace di più. Ogni volta che torni. Sono tornata in Italia consapevole del fatto che se qualcosa non cambiava in fretta questo sarebbe stato l'antipasto del mio ritorno definitivo. Avevo voglia di casa, di famiglia, di amici e di abbandono della solitudine che, nonostante qualche fedele alleato trovato all'estero, mi stava soffocando. Tesa, nervosa e incazzata con il mondo, sono sbarcata a Bergamo mercoledì sera alle 20.40 circa. Alle 22.30 già mi vedevo ricoverata in un centro psichiatrico al mio definitivo ritorno in Italia...Poi giovedì mattina qualcosa è cambiato. Squilla il cellulare e dall'altra parte la voce allegra di Mika mi annuncia che ho superato il colloquio e che se sono disposta ad iniziare a lavorare martedì il posto è mia...Non stavo più nella pelle. Domani torno in Irlanda. Si incomincia da capo. Quando ero ormai rassegnata ce l'ho fatta. Tutta sola. Nonostante i fiumi di lamentele e lo sfinimento multimediale e non che ho inflitto ad alcune anime pie non ho mollato. Ora mi sono rianimata. Oggi ad un anno dalla mia laurea ho raggiunto un altro dei miei improbabili obbiettivi. Itinerando vado avanti e prima ancora di iniziare pernso già a quale sarà il prossimo obbiettivo.
Questo è l'anno del sagittario (dicono) e nella teoria di mia madre fino alla fine di marzo ci sono gli strascichi dell'anno vecchio. Bene marzo sta finendo e il 2006 mi ha messo in difficoltà. Ora vediamo se davvero incomincio a risalire la china...a me l'energia non manca mai!!!!


Mi arrogo il diritto di correggere e mi invento da sola il mio generale. Sono giusta come lo sono tutti. Che c'è da dire?
L'attende un esame, dice il generale. Un risultato particolarmente brillante non lo avrà, con questo non le dico nulla di nuovo. Mediocre si potrebbe chiamarlo, se non si sapesse che il raggio della sua intelligenza e della sua memoria, in questo momento ancora limitato, si amplierà. Lei saprà certamente la donna raggiunge il massimo delle sue capacità quando si avvicina alla trentina? Nel suo caso signorina, potrebbe verificarsi più tardi.
Sia prudente, le dice il generale. I prossimi sei mesi non saranno facili per lei. Ha i nervi scossi. Ci sono parecchie malattie in vista. Quello che lei invece sta vivendo in questo periodo lo chiamerei piuttosto uno stato passeggero di debolezza nei confronti della vita.
A questo punto il mio generale la guarda in viso, uno sguardo rapido, vuole accertarsi: ha un poco allentato le briglie, finalmente oppure no? E vede che può continuare.
Difficoltà interiori, dice ancora il generale, se ne presenteranno sempre, ogni volta che lei è posta di fronte alle decisioni.

venerdì 23 marzo 2007

Latitanza

Ciao a tutti, scusate l'assenza prolungata, ma prima ho avuto visite a Dublino e ora sono in Italia 4 gg per fare il cambio guardaroba. In casa la connessione internet è deceduta secoli fa. Per San Patrick foto cliccate qui. Sono già pubblicate su un altro blog. Essendo in un internet cafè non ho molto tempo, anche perchè qui costa più un'ora di internet che una pinta di guinness. Al mio ritorno a Dublino previsto per domenica sera porrò rimedio. A presto.

giovedì 15 marzo 2007

La sporta della spesa..

Settimana riflessiva. Talmente riflessiva che su quella panchina ci potrei essere seduta io con la sporta della spesa a dare da mangiare ai piccioni. Bell'immagine vero? Mia nonna da bambina mi portava sempre al Parco Ducale a dare da mangiare alle anantre..Mah.
Sta arrivando una mia amica da Manchester. Un'altra esule. Da Bologna all'Inghilterra. Starà qui in occasione di San Patrick. Io cercherò di documentare gli eventi.
Nel frattempo, virtualmente, mi alzo da quella panchina, prendo la mia sporta con le briciole per gli uccelli e smetto di pensare.

mercoledì 14 marzo 2007

Rientiamo

martedì 13 marzo 2007

Ich tanze mit dir in den Himmel hinein

Dopo il grande dilemma post-Cassandra ho avuto qualche giorno di riflessione, in cui mi sono data alla lettura di recupero dei fumetti arretrati, così da sciaquarmi la bocca dal piacevole sapore dell'ultimo libro. Non sono riuscita a variare molto sul tema. Infatti ho iniziato un altro libro della stessa autrice, che si chiama Riflessioni su Christa T.. La protagonista è sempre una donna (Christa Wolf scrive spesso solo di donne) o meglio una ragazza. Ovviamente sono ancora in alto mare. Ma questo libro è stato scritto nel 1969 in pieno regime comunista nella vecchia RDT. Visto che la visita a Berlino lo scorso autunno ha acceso in me una grande passione per il periodo Guerra Fredda, ora tutto quello che mi rimanda lì, lo assaporo con molto gusto. Ammetto che il gusto e sapore e passione e curiosità e quant'altro vi viene in mente in merito all'argomento è stato fortemente alimentato da un esame di Relazioni Internazionali da me preparato l'estate del 2005..Esame che ha spremuto le mie capacità di applicarmi allo studio, fino all'ultima goccia. La cosa rimmarrà contenuta fino a quando non mi metterò a studiare il tedesco o, peggio ancora (e comunque più coraggioso) il russo! Ovviamente se sapessi 3 parole di tedesco non sarei mai tornata da Berlino..Magari vivrei come squotter in qualche centro sociale berlinese (che ce ne sono un miliardo), ma almeno non pianterei madonne in Irlanda dove tra un po' pagherò anche l'aria che respiro e, soprattutto, dove tanto non imparerò mai l'inglese!


Quando si trattò veramente di scappare, portando con sè un minimo di bagaglio, lei si è sempre tenuta vicino un libriccino rilegato in seta azzurra a fiorellini e sulla copertina, scritto con una scarabocchiata calligrafia infantile: VORREI TANTO FAR POESIE E ANCHE SCRIVER FANTASIE.




lunedì 12 marzo 2007

Era nelle mie sagge intenzioni aggiungere un video di youtube che vedeva la co-presenza di jack-johnson e ben harper. La mia abilità informatica è nulla in questo senso, quindi zero..Ma siccome amo entrambi ne consiglio l'ascolto e, alle signore, ne consiglio la visione perchè diciamo chela loro musica fa bene alle orecchie, ma le loro facce fanno bene a molte altre cose...

domenica 11 marzo 2007

Da un libro all'altro

Lei era l'altra. Lei era come io non potevo essere. Aveva tutto quello che mancava a me. E' vero che mi chiamavano "bella", lo so, perfino "la più bella", ma intanto restavano seri. Quando passava lei, sorridevano tutti, il primo sacerdote e l'ultimo schiavo come la più stupida sguattera. Cerco una parola per il suo manifestarsi, non riesco a fare diversamente, la mia fiducia in una locuzione felice, in parole dunque, che possono fissare, anzi a volte perfino suscitare ogni manifestazione, ogni accadimento, mi sopravvive. Ma con lei fallisco. Era composta da elementi diversi, da grazia, soavità e fermezza, addirittura durezza, nella sua natura c'era una contraddizione che risultava irritante, ma anche seducente, che si sarebbe voluto ghermire, custodire o estirpare, anche a costo di annientare lei. Aveva molti amici, con cui non manteneva le distanze, di strati sociali che a quel tempo non frequentavo affatto, e cantava con loro, canzoni che faceva lei stessa. Era buona e aveva nello stesso tempo uno sguardo cattivo con cui leggeva dentro di me, ma non dentro di sè.
CASSANDRA - C.Wolf

Non mi piace quando finisci un libro che ti piace, perchè quando ne inizi un altro non ne assapori il gusto. E' come mangiare piccante, quel che viene dopo ha meno sapore

giovedì 8 marzo 2007

Donne..E che donne!




Ero indecisa...poi ho scelto loro. E' il mio omaggio alla bellezza e alla femmilità, in cui io per altro scarseggio..




lunedì 5 marzo 2007

Input?

Quando mi sento ansiosa preoccupata e particolarmente nervosa tendo a dare la responsabilità a qualche calamità naturale al di fuori della mia portata. Il discorso è logico. Se la tua vita è rose e fiori le paranoie tendono a diminuire o a scomparire. Quando sei impantanato dentro ad una situazione che non ti agevola tendi a vedere tutto assolutamente nero. O se non altro tendi ad agevolare il tuo lato paranoico. Tendenzialmente ho una velocità di pensiero da giunness dei primati. Nel senso che, quando ancora non ho completato un pensiero, ne sto già, diabolicamente creando un altro. Fiumi di parole sono stati spesi da amici e parenti per farmi notare che sono personalmente pessimista verso me stessa...Pessimismo inutile e gratuito. Intendiamoci, se una cosa deve andare male, andrà male anche se non ci pensi prima (frase ottimistica per l'appunto). Ma il punto non è questo o anzi è proprio questo. Pensa positivo che almeno non te la gufi...Se ci riuscirò farò un comunicato stampa. Non si capisce. Per il resto l'ansia, mia fedele compagna, mi sta svegliando dai miei dolci sogni sempre prima la mattina. La ringrazio di cuore. Ne avevo proprio bisogno. E' il secondo post simile in pochi giorni che scrivo...Sono le solite lamentele o devo iniziare a preoccuparmi. Come mi diceva ieri un amico. So che il cambiamento è vicino. Sì perchè a questo punto un input esterno positivo e abbastanza forte non sarebbe male. Un bella botta di vita.

giovedì 1 marzo 2007

Il buongiorno si vede dal mattino..e che mattino!

Come ci si riprende da una delusione? Non parlo di delusioni d'amore tipo dio mio mi ha lasciata ora che faccio? non troverò mai nessun altro come lui...e palle varie. Parlo di persone che credi in un modo, che ammiri, apprezzi, stimi...Poi un giorno ti accorgi che era solo un'idea che avevi di lei (o di lui) e non sai metterci una pezza. Ci rimani male per l'abbaglio. Sì hai l'amaro i bocca.
Io mi sento così. Delusa nel non riuscire a riconoscere qualcuno che mi sembrava non perfetto, prchè la perfezione forse non esiste, semplicemente bello perchè ne apprezzavo pregi e difetti...Forse ingenua io nel credere che questa sensazione fosse eterna, immutabile e incondizionata...Ma una persona non è un quadro. Cambia. Pensa, vive, ragiona, a volte sbaglia e io ci rimango male, quasi non lo accettassi, proprio come a volte non accetto in me il commettere gli errori...Quegli errori che semplicemente ti fanno umano. Bello, bellissimo, assolutamente imprefetto!
Questo dovrei imparare a fare, apprezzare, stimare, amare i pregi, ma soprattutto i difetti. I miei. Perchè la perfezione non esiste, grazie a dio. E perchè spesso, davvero, solo inciampando negli errori e nel perpetuarsi dei nostri difetti riusciamo ad andare avanti, a farci più forti e, nel mio caso almeno, a divenatare grandi.
La mia sindrome di peter pan, i miei capricci, i miei vizi, a volte li odio a volte semplicemente mi fanno sentire me stessa...E' in quelli che mi capita di riconoscermi, quando darei testate contro il muro, quando mi sembra di esplodere, quando vorrei urlare, gridare e poi rimango ferma, immobile, mi sembra di non poter reagire. Non sfuggi da te stesso. Cerco di accettare di me la mia pericolosissima volubilità. Quella mi fa sorridere agli altri e a volte piangere da sola...